Indagano le procure di Patti e di Barcellona Pozzo di Gotto per raccontare la “storia” del ritrovamento dei tre cadaveri nello specchio di mare tra Patti e le Isole Eolie.
La Procura della Repubblica di Patti e quella di Barcellona Pozzo di Gotto sono al lavoro per chiarire il mistero di tre corpi ritrovati nelle acque del mare Tirrenico. La scoperta dei cadaveri avvenuti in luoghi diversi, ma tutti trasportati al pontile di Patti Marina e poi al policlinico di Messina, ha sollevato interrogativi sulla loro connessione.
Il primo ritrovamento è avvenuto sotto il promontorio di Tindari, seguito dal secondo vicino all’isola di Filicudi, e un terzo corpo è stato recuperato un mese fa nelle acque di Lipari. Il personale della capitaneria di porto di Milazzo, dell’ufficio circondariale marittimo di Lipari e della delegazione di spiaggia di Patti ha gestito le operazioni di recupero.
Ora, spetta ai magistrati determinare se esiste un legame tra questi casi o se sono episodi isolati.
L’autopsia eseguita al policlinico sarà cruciale per identificare le vittime e stabilire le circostanze della loro morte.
Sebbene i luoghi dei ritrovamenti siano distanti, il fatto che siano avvenuti nell’ampia fascia che va dal promontorio di Tindari, passando per Lipari fino a Filicudi, suggerisce una possibile correlazione. Tuttavia, solo ulteriori indagini potranno confermare o meno questa ipotesi.
