La denuncia da parte di chi opera sui mezzi di soccorso. Da ore fermi sotto il sole anche con pazienti covid hanno chiesto l’intervento del Prefetto, mentre telefonano anche al 112. Stessa soluzione critica anche al Papardo.
La situazione in questi momenti è al collasso.
“Da ore siamo in attesa, fermi sotto il sole, bardati con le tute di contenimento, con gli ammalati a bordo”.
Mancavano le aree grigie?
La denuncia corre da telefonino a telefonino e viene direttamente da chi su quei mezzi di soccorso ci lavora giornalmente.
“Si deve trovare una soluzione per fluidificare ricoveri ed attese, non è tempo di far processi o rincorrere le altrui responsabilità, a bordo c’è gente che ha bisogno di cure e noi dobbiamo sbarellare e tornare a presidiare il territorio”.
ammalati covid in attesa
Questo è l’ultimo grido di aiuto, di denuncia, di dolore degli operatori del 118 che operano nel messinese – soprattutto da quelli della periferia della provincia rappresentata dai Nebrodi – che dal protestare per la mancanza dei medici soccorritori a bordo delle autoambulanze e per la chiusure delle sale ospedaliere, vedi quella di ortopedia a Patti, ora puntando il dito sull’inspiegabile “trenino” che si determinato quest’oggi all’accoglienze negli ospedali della città.
Eppure non dovrebbero esserci problemi di posti letto
Gli operatori – le foto sono state fatte al Policlinico direttamente da chi è sui mezzi di soccorso, chiedono che almeno sia data loro la possibilità di sbarellare gli ammalati e dopo aver sentito il Prefetto della Città sono conviti che la situazione ora avrà una svolta.
Aggiornamento
Ed intanto da qualche minuto stanno sbarellando.