L’onorevole, Giuseppe Laccoto oggi si è raccontato in una lunga intervista sul settimanale 109 da qualche ora in edicola. Ovviamente parla del “caso Brolo” della storia dei mutui, del tentativo di coinvolgerlo. E’ duro, si sente tradito, non fa sconti neanche a qualche collega-politico di partito messinese “che da due anni come gli avversari politici “cerca di “tirarmi dentro a questa vicenda particolarmente grave e complicata” e poi rigetta ogni accusa – dalla statue alle palme – e sull’avviso di conclusione indagine afferma è “una questione tecnica di mancata comunicazione tra gli uffici e la polizia giudiziaria” e promette azioni a tutela della sua immagine.
L’intervista è tutta da leggere.
Articolata, spazia dalla politica regionale alla vicenda di Brolo.
L’onorevole brolese – “renziano di Messina”- parla del suo dissesno alla nomina di Antonino Fiumefreddo a posto della Vancheri, e ne motiva il perchè.
Si sofferma sulle urgenze non più rinviabili che deve affrontare il governo regionale, ma anche della prossima stagione delle riforme, poi ovviamente le domande cadono sul caso Brolo.
Lui qui è stato – recentemente – sindaco per due mandati – ma lo era stato anche precedentemente e conosce benissimo vita, cose e fatti del paese da buon politico di razza qual’è – poi è stato assessore con Salvo Messina, e parlando del caso dei mutui afferma “gli atti venivano manipolati all’oscuro della giunta della quale facevo parte”, puntualizzando che la richiesta di quei mutui parte quando già lui non era più sindaco. Mutui accesi – puntualizza – con atti unilaterali, quindi non di competenza della giunta.
Incalzato dalle domande del giornalista Laccoto parla dei rapporti con i dipendenti, i funzionari del comune.
Sulle contestazioni mosse dalla Magistratura dice che qui “si parla del nulla”, si dice stranito come certi atti – quelli della progressione verticale di un dipendente – non siano stati forniti agli inquirenti e comunque afferma che ora gli stessi, da parte degli avvocati, il 24 luglio, dopo le notifiche, li hanno già prodotti ai Magistrati.
Quindi afferma “ho già presentato querele ed esposti denuncia nei riguardi di personaggi politici e dipendenti comunali”.
Un intervista tutta da leggere, e conoscendo l’uomo politico, anche da soppesare attentamente, nelle virgole, nelle pause, nelle articolazioni dei fatti.
Laccoto sa benissimo che al di là della credibilità di Uomo c’è in gioco quella del Politico.
Si gioca bene, e lo fa ora, e non prima, le sue carte…
Sa che ci sono in aria le elezioni.
Un treno che vuol prendere… E quando parla di solito non si smentisce.
Si vedrà.
109 – il settimane diretto da Enzo Basso e coordinato da Graziella Lombardo – è in edicola per saperne di più.
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