L’ANNUNZIATA DI BROLO – Il Comitato al lavoro per la Festa della Patrona
Attualita, Eventi, Fotonotizie, In evidenza

L’ANNUNZIATA DI BROLO – Il Comitato al lavoro per la Festa della Patrona

Madonna annunziata 1900

Il culto dell’Annunziata, che nel giorno del 25 marzo, unisce Brolo e Ficarra nel festeggiare la Madonna, Patrona della Città come consuetudine a Brolo vedrà i suoi festeggiamenti postergati a Maggio, per mettere a riparo di imprevisti dovuti al tempo, gli stessi festeggiamenti. Il comitato organizzatore già al lavoro è diretto da padre Enzo Caruso.

 

 

Irene Ricciardello e don Enzo Caruso

A parte i festeggiamenti religiosi, tipici della Festa della Patrona, sotto l’aspetto d’intrattenimento e d’attrazione si preannunciano diverse novità – anche quello di un “ritorno” della bancherelle sul corso, anche se il programma ancora è tutto da svelare.

Comunque il 25 marzo, data ufficiale della celebrazione, resta”rosso” – con gli uffici pubblici chiusi compresi quelli comunali, ma la sua “caduta” di sabato restringerà gli spazi di chiusura, di fatto, solo all’ufficio postale.

enzo-caruso-2017

Il comitato organizzatore dei festeggiamenti è già al lavoro, di questo fanno parte Antonino Ferro, Antonino Capizzi, Enza e Nino Speziale, Antonella Raffaele Addamo e Salvatore Muscarrà.

Questo è diretto dal parroco don Enzo Caruso che si attivando in questi giorni su più fronti, dalla ricostituzione della banda musicale cittadina alla formazione di un nucleo di Boy Scout.

boy-scout-brolo

 

A Brolo la festa, la prima dell’anno, coincidendo con l’arrivo della primavera, assumeva un tempo un valore che andava anche oltre quello prettamente religioso. Tipica era l’esposizione delle “coperte”, che testimoniavano della ricchezza della dote per le “figlie da maritare” e la Madonna sfilava per le vie del paese recando appesi al suo Manto tutti gli ex-voto. 

 

annunziata brolo immagine

 

Madonna Annunziata

L’Annunziata è sempre stata considerata come la Madonna di Marzo.

festa 2016 annunziata per notizia sindaco (6)

Una coincidenza che spesso vede cadere questa festività in un periodo liturgico quasi sempre dominato dalla Quaresima e dalla preparazione della Pasqua cristiana che ha – in un quadro generale – spesso ridotto le processioni in onore dell’Annunziata, eccetto in alcune chiese a Lei dedicate, come appunto Brolo e Ficarra, che nel tempo ne hanno fatto l’anima vera della tradizione popolare-religiosa del luogo.

Tramutando, sopratutto la processione della vara, in espressione e sintesi di quell’antico, variegato e multiforme patrimonio di religiosità popolare siciliana.

festa-madonna-annunziata-520x245

Così a Brolo la festa, patrimonio collettivo, diventava anche occasione di incontro, e del “mostrare” come dicevano prima il corredo della figlia da maritare.

Questo era il significato delle coperte esposte in segno di devozione alla Madonna, ma altro non era che presentare la dota che si sarebbe portata dietro.

brolo processione datata annunziata

E la festa dell’Annunziata, ma questo si riscontra maggiormente a Ficarra, che ha subito – fortunatamente – meno contaminazioni e mantiene un nucleo popolare più coeso in tema di tradizioni e cultura popolare, è segnata da rituali forti, “in grado di comunicare autentici sentimenti di fede e di devozione – come ben scrive Franco Tumeo – che si configura ancora oggi come luogo privilegiato della memoria e dunque occasione preziosa di recupero e di conservazione dell’identità collettiva”.

 

brolo festa patrona 2015 118

Ma a parte le evoluzioni\involuzioni, a seconda da quale lato si osservino i riti di questa festa – A Brolo caratterizzati dalle “chiusure” della Chiesa, dedicata alla Madonna, per i crolli che la stessa, nei secoli passati, subì –  le sacre statue vennero ospitate in una sorta di tempio di legno, mattoni e lamiere ubicato nella piazza che ora ne porta il nome – rappresenta un momento di grande coinvolgimento emotivo che sorprende che affascina e che definisce lo stretto rapporto filiale, intimo, e molto familiare con la “Madonna” che rimane una presenza “concreta” alla quale affidarsi nel momento del bisogno, chiedere aiuto e soccorso, con devozione

festa patrona antica

 

Ma tornando a quel che è la Festa che proprio per il suo posizionamento sul calendario su alcuni “buoni punto” catechistici francesi dell’inizio del XX secolo, si identifica espressamente l’Annunziata con la Madonna di Marzo.

Maria-Annunziata_jpg1

E alla Madonna che riceve “la comunicazione” sono dedicate molta  raffigurazione che ne illustrano la vicenda,

Negli edifici sacri la scena dell’angelo che si inginocchia davanti a Maria è abbastanza comune e sovente si trova dipinta ad affresco in alto, ai lati dell’altar maggiore, quasi a segnare come l’accaduto si collochi a metà fra cielo e terra, uniti dal Crocifisso posto di norma sopra al tabernacolo. È un’immagine che ricorre con una certa frequenza nei messali dal secolo  XVII al XIX, anche quando vi sono soltanto tre o cinque immagini calcografiche ed è ovviamente presente nelle raffigurazioni dei 15 misteri del Rosario.

A livello popolare è raro trovare la scena dell’angelo inginocchiato davanti alla Vergine a meno che non sia inserita nell’ambito di una particolare devozione riconosciuta a livello ecclesiastico, come appunto è il caso del Rosario, oppure nelle immagini che supportano l’insegnamento catechistico (carte da gioco religiose, giochi dell’oca e cartelloni catechistici). Sembra quasi che questa devozione sia stata particolarmente favorita a livello ecclesiastico ed abbia tuttavia ottenuto nei secoli meno “successo” rispetto ad altre quali l’Immacolata, l’Assunta o anche Maria Bambina (il cui culto sembra aver goduto di particolare fortuna dal XVIII secolo sia in Piemonte che in Lombardia) che pure risultano festività più recenti rispetto a quella dell’Annunciazione.

brolo festa patrona 2015 14

A riprova di quanto affermato si può rilevare che nei numerosi testi agiografici o relativi alle feste del popolo cristiano del XVIII e del XIX secolo si insiste molto sull’antichità di questa festa; si citano più volte, come testimoni, i Padri della Chiesa ed i loro scritti e si accentuano i riferimenti a vari Concili, primo fra tutti, quello di Nicea.

In alcuni testi si rileva addirittura che, malgrado il “malaugurato scisma”, anche l’Inghilterra riconosce l’importanza di questa festa.

Certamente, nelle immagini popolari si riscontra una minore attenzione alla colomba, simbolo dello Spirito Santo, rispetto alla pittura colta, dove, in più di un caso, si trasforma in un fascio di luce che porta il Bambino nel grembo di Maria.

annunziata Canicattì-AG-760x1024

Una devozione ancor oggi abbastanza viva (almeno all’interno delle chiese), che ha prodotto in passato un’iconografia popolare caratteristica, è quella della litanie lauretane. Va rilevato come in queste litanie non si insista particolarmente sull’Annunciazione.

D’altronde la recita delle litanie, a livello comunitario, di solito, segue quella del Rosario. In più di un titolo possiamo trovare un riferimento a questo mistero cristiano, ma la scena “tradizionale” non è presente.

Nel testo più conosciuto e comune del XVIII secolo, edito da Cath. Klauber (secondo il Benezit, Cath. è da leggersi come cattolico, e non Caterina anche se, stando ad altri studi, sembra esistere una Caterina attiva ad Asburgo ed in Francia nel XVIII secolo. In ogni caso i Klauber risultano fin dal XVI secolo con una continuità che va fino ai primi decenni del XIX secolo), imitato ben presto dai Remondini di Bassano, ed interpretato da più autori nel XIX e nel XX secolo, mentre troviamo la rappresentazione dello zodiaco sul capo della Vergine Immacolata e riferimenti in altri punti ai segni zodiacali, i cenni all’Annunciazione sono per lo meno poco evidenti. Gli unici elementi legati a questo evento sono costituiti da un’accentuata presenza della colomba come simbolo dello Spirito Santo, che in un caso giunge a Maria solo dopo essere stata riflessa in uno specchio; ed i passi tratti dalla Bibbia che riguardano le profezie dell’Antico Testamento.

annunziata bronte

Le immagini dell’Annunziata presenti sui santini, se non fanno parte della “serie” del Rosario, in generale sono riprese da quadri conservati in Toscana. Attraggono particolarmente il Beato Angelico, Simone Martini ed il Lorenzetti i cui dipinti sono ampiamente riproposti sulle immaginette devozionali e non solo in questo caso.

Un’ultima nota: i testi dell’Ottocento fanno notare come l’importanza dell’Annunciazione sia stata particolarmente sottolineata da Urbano II (1088-1099), infatti questo papa stabilì che al mattino, a mezzogiorno e alla sera, le campane delle chiese suonassero tre volte per ricordare ai fedeli la recita dell’Angelus in onore di Maria, tradizione che permane ancora, malgrado la ricorrente disputa sul suono delle campane.

L’Ave Maria, inoltre, è a tutt’oggi la preghiera più diffusa fra i cristiani unitamente al Padre nostro. Forse, proprio perché così comune, non si riteneva necessario riproporre immaginette che facessero meditare su tale mistero.

annunzita disegno

scomunicando logo P

16 Marzo 2017

Autore:

redazione


Lascia un commento

Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist