“Red Land” in televisione. L’orrore non è più tabù. Il film su Norma Cossetto nel contest della giornata nel ricordo degli eccidi istriani che sta suscitando polemiche e ondate di negazionismo.
Se la messa in onda in sala è stata faticosissima – nella notte tra martedì e mercoledì, tanto per fare un esempio, degli ignoti hanno attaccato il cinema Astra a Trento, «reo» di avere permesso la proiezione in data unica della pellicola – anche il passaggio sulla Rai, che per altro ha coprodotto la pellicola, ha creato un pandemonio.
Nei giorni scorsi il presidente dell’Anpi di Napoli è intervenuto a gamba tesa sulla messa in onda del film definendola «un’iniziativa propagandistica del governo gialloverde».
A parte che la produzione del film è iniziata ben prima che l’attuale governo fosse anche solo nella culla della politica, l’uscita ha diviso le stesse associazioni partigiane in Italia.
C’è chi come Anna Cocchi, dell’Anpi di Bologna, ha rifiutato ogni idea di censura: «È giusto che venga trasmesso questo film, perché le verità vanno dette tutte».
A margine di commenti e polemiche degno di nota il pensiero di Gabriele Adinolfi:
Sono contento che stasera sarà trasmesso in televisione Rosso Istria – sia pur violentato con un nome in inglese – ma non condivido il sentimento generale.
Intravedo nella soddisfazione diffusa qualcosa come un accontentarsi di così poco.
Non basta ricordare i giuliano-dalmati e inveire contro i negazionisti per stare bene con la coscienza.
Da Cuori Neri in poi, tra l’altro, serpeggia un certo vittimismo.
Rivendicare e Vivificare è quello che serve. Anche per Loro.
da leggere
http://scomunicando.hopto.org/notizie/da-vedere-al-cinema-oggi-alliris-di-messina-red-land/