Marisa Bonina
I due interventi integrali, già agli atti della segreteria per essere inseriti nell’atto decisionale.
Questa sera il consiglio comunale è stato convocato con senso di responsabilità, per votare sulla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Brolo.
Nel decidere come votare è necessario essere sereni che il dissesto finanziario non è frutto di una scelta discrezionale dell’ente, né tanto meno dell’amministrazione, bensì rappresenta una risultanza vincolata e ineludibile in presenza dei presupposti fissati dalla legge.
Tutto il resto è propaganda difensiva che è decisamente smontata dai numeri in nostro possesso, che sono il risultato e la dimostrazione di una gestione malata dei soldi pubblici, che ha impoverito in modo esponenziale Brolo.
I numeri che abbiamo ereditato, li sappiamo tutti, 20.000.000,00 di debiti, oltre i mutui.
Praticamente Brolo, in proporzione agli abitanti, ha quasi tre volte il debito del Comune di Messina.
La scelta del dissesto è stata lenta e vissuta e anche se avevamo la certezza che i numeri c’erano e che le scritture contabili erano assolutamente inttendibili, abbiamo preferito avere mille conferme.
E oggi siamo accusati che la nostra è una scelta politica.
Assolutamente la nostra non è una scelta politica.
I nostri fantomatici nemici politici li abbiamo battuti alle ultime elezioni.
Anzi, mi dispiace constatare, che alcuni dei ns. avversai politici, oggi sono diventati opinionisti ed esperti di alta finanza e contabilità pubblica, ma noi, al comune, nei tanti momenti di difficoltà, non ne abbiamo visto nessuno che sia venuto a darci un consiglio o un supporto, tutti sono stati sempre pronti all’angolo aspettando un ns. inciampo, facendo mettere in secondo piano i mille orrori che abbiamo trovato.
Ribadendo con serenità che oggi il dissesto è l’unica strada percorribile, anche alla luce dell’ultimo decreto Milleproroghe, ritengo che è l’ora di prendere la strada della legalità e del risanamento, dicendo basta alla finanza creativa che ci è stata propinata dalle passate amministrazioni.
Non saranno tempi facili, aggravati anche dal momento congiunturale nazionale ed internazionale, ma da canto ns. cercheremo di attuare tutte le azioni necessarie attraverso la Corte dei Conti e ogni altro organo competente, affinchè i responsabili del disastro economico di Brolo, siano essi funzionari, politici, tesorieri e chi altro, risarciscano il Comune in modo che gli effetti del dissesto sui cittadini siano ridotti al minimo, e vi assicuriamo che per la gestione futura sarà utilizzato il buonsenso e la calcolatrice e non la creatività.
Infine vorrei dire che sono fiera di far parte di questo gruppo che si è speso e si spenderà per la ripresa di Brolo e che certamente non sarà ricordato per aver condotto alla morte il paese.
Marisa Briguglio
Come consigliera di maggioranza vorrei fare una mia semplice riflessione riguardo al dissesto, al concetto di politica e dell’agire politico.
Credo che la politica, come servizio, dovrebbe nascere dall’azione disinteressata e dal sacrificio personale per il bene comune.
Il dovere e l’impegno sono due termini che chiariscono molto bene e con notevole efficacia quello che dovrebbe fare ogni politico impegnato nelle istituzioni.
Sulla situazione di brolo siamo tutti concordi, e spero tutti!!! Che il paese e’ in rovina, e’ malato ma da tempo!!!!
La diagnosi e’ stata certificata, dunque la cura seria e’ stata prescritta perche’ la politica del passato sia sdradicata.
Oggi e’ tempo di ricostruire e questo e’ il compito che appartiene, non solo ai politici, ma a tutti i cittadini.
Le difficolta’ non si evitano, si affrontano.
Bisogna incarnare il buon senso contro l’utopia, il senso del dovere e delle responsabilita’ contro l’indifferenza, il sano realismo contro ogni forma di ideologismo che deforma il reale.
La politica di ieri, quel mondo di facilità e sotterfuggi, deve essere inevitabilmente accantonata, perche’ l’attuale dissesto non e’ altro che la rivincita di quella necessità, umana e sociale, con la quale troppo a lungo si e’ creduto di poter giocare.
Uno spettacolo così crudele dovrebbe bastare ad insegnare per sempre, a questa generazione politica e mi rivolgo anche ai giovani consiglieri di minoranza, il senso del reale.
Perchè la politica non e’ una bottega da illusionista ma dono totale di sè per il bene comune .
La politica quindi deve essere intervento, programmazione, sacrificio e deve dare segnali di sensibilita’ umana, voglia di cambiare questo stato di cose: c’e’ fame di questa politica!!!!
Il mio augurio e’ che da domani brolo rinasca libera da ogni forma di condizionamento e ritorni ad essere il giardino fiorito invidiato da tutti!