Messina – Passa in Consiglio Comunale la prima delibera della Giunta Accorinti: applausi!
Dal Palazzo

Messina – Passa in Consiglio Comunale la prima delibera della Giunta Accorinti: applausi!

 

Ialacqua-SignorinoConsiglioSi direbbe: “C’è sempre una prima volta”. E questa è arrivata a distanza di quasi quattro mesi da quando l’Amministrazione Accorinti ha mosso i primi passi. In Consiglio Comunale, come si sa, il Movimento Cambiamo Messina dal Basso, che sostiene il Sindaco, è rappresentato solo da 4 consiglieri su 40, eppure stavolta la Giunta è riuscita a far votare il provvedimento che prevedeModifiche al Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni”, che in precedenza era stato “bersaglio” di numerosi emendamenti. Ma la circostanza di tale “ritardo” nell’apporto del Consiglio non tragga in inganno: la Giunta sta operando, e anche bene e intensamente, in una città alle prese con un’infinità di problemi, in mezzo a mille difficoltà, prima fra tutte la carenza assoluta di risorse economiche. Ci vuole tempo e il cammino è tutto in salita, ma Messina sta rispondendo bene e sa di poter contare su nuovi meccanismi di partecipazione e su atteggiamenti degli amministratori fino ad ora inesistenti. Quanto alle difficoltà in Consiglio Comunale, relativamente alle attribuzioni di quest’ultimo, laddove incidono nell’operato dell’Amministrazione, queste erano note e prevedibili, ma il segnale lanciato ieri sera può far ben sperare all’atto di deliberazioni indispensabili, come quella, ormai prossima, sul bilancio consuntivo 2013 e di previsione 2014.

Infatti, raggiungere 26 voti su 29 consiglieri presenti in Aula, con 3 astenuti, non è cosa da poco. Il tutto, sotto l’occhio vigile dell’Assessore e vicesindaco Guido Signorino, che per l’occasione ha “incassato” i complimenti della presidente del Consiglio Emilia Barrile, accompagnati dagli applausi dell’Aula, all’atto dell’enunciazione del risultato.

Assieme a Signorino, sui banchi della Giunta, essendo prevista all’ordine del giorno – e poi saltata – la deliberazione sul regolamento della TARES,  ha assistito alla seduta anche l’Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua.

Nonostante la larga maggioranza registrata sul voto finale, non sono mancati interventi, nell’ambito delle dichiarazioni di voto, di opposizione al provvedimento, come quello di Francesco Mondello, UDC, che atteneva a fatti procedurali sulla delibera, il quale ha ritenuto opportuno lasciare l’Aula sin dalla discussione sul primo punto all’ordine del giorno. Ma gli “attacchi” più consistenti, nel merito, sono arrivati dai banchi dei DR, dove Elvira Amata e Nino Carreri hanno chiesto spiegazioni a Signorino sulla legittimità del verbale allegato alla delibera, circa l’approvazione o meno di tutte le associazioni di categoria, utenti degli spazi pubblicitari cittadini. Atto non dovuto, ma opportuno, in ragione di una precedente sentenza del TAR. E qui, in particolare Carreri, ha instaurato con l’Assessore un “faccia a faccia” che alla fine l’ha portato a fare retromarcia su alcune affermazioni ed insinuazioni sulle quali il vicesindaco ha chiesto una “rettifica”, prontamente arrivata dal Consigliere che ha comunque votato favorevolmente l’atto. “Molto rumore per nulla”, come avrebbe detto Shakespeare.

Un altro intervento che mostrava “riserve” sullo stesso verbale, ma che annunciava tuttavia un voto favorevole, è venuto da Santi Zuccarello dei Progressisti Democratici. Il “senso di responsabilità per non creare danno alle aziende” è stato il motivo che ha accomunato tutti coloro che nutrivano dubbi sulla delibera. Dichiarazioni di voto favorevoli sono arrivate anche da Giuseppe De Leo, Megafono, da Paolo David, PD, e da Nina Lo Presti, a nome del gruppo di Cambiamo Messina dal Basso. Da quest’ultima, in particolare, è giunta una riflessione che in un certo senso fa la “differenza” rispetto a quelle contenute negli altri interventi: “L’atto che chiediamo a tutti di votare è propedeutico ad un piano generale degli impianti pubblicitari, con tanti benefici economici per gli enti che li gestiscono”, ha detto la Lo Presti. La stessa ha poi ha spiegato perché il provvedimento è importante sul piano della legalità: “Faremmo un salto di qualità in un settore dove, anche in altre parti d’Italia, si verificano, purtroppo, infiltrazioni della criminalità organizzata”.

Archiviata la “pratica” che atteneva all’imposta comunale sulla pubblicità, la svolta alla seduta del Consesso l’ha data Paolo David, PD, chiedendo ed ottenendo i voti favorevoli su una mozione d’ordine che anticipava al prossimo punto all’ordine del giorno l’elezione del terzo componente del Collegio dei Revisori dei Conti. E qui si è registrato il dato politico, interno al Consiglio, più rilevante della serata, che ha visto il gruppo UDC fare di tutto per far slittare la votazione: prima ha chiesto e ottenuto una sospensione della seduta, poi ha fatto istanza al Segretario Le Donne circa la possibilità che per tale elezione necessitasse una maggioranza qualificata in Consiglio – ottenendo, ovviamente, da quest’ultimo parere negativo –  ed infine ha abbandonato l’Aula all’atto della votazione. A questo punto le “ruggini” che, di tanto in tanto, emergono nell’area di centrosinistra che costituisce la maggioranza in Consiglio, sono evidenti: si parla di nomine, e l’UDC non ha ancora rimosso il rancore del primo giorno, quando a Libero Gioveni fu sottratta, sotto gli occhi di tutti, la carica di vicepresidente del Consiglio, andata, in virtù di un “fuoco amico”, al PDL.

Stavolta, la carica del componente che completa il Collegio che avrà il delicatissimo compito, da qui a breve, di esprimere un parere sul bilancio comunale che approderà in Aula, è andata ad un professionista di area DR: Federico Basile. Per lui, 23 voti favorevoli ed uno contrario, andato al “pidiellino” Arturo Faraone, mentre 3 consiglieri si sono astenuti.

 

 

Corrado Speziale

 

 

 

 

 

30 Ottobre 2013

Autore:

admin


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