MESSINA – Sabato incontro con Frei Betto al Teatro Don Orione
Cronaca Regionale

MESSINA – Sabato incontro con Frei Betto al Teatro Don Orione

FreiBettodi Corrado Speziale

E’ sicuramente una delle più alte figure dell’America Latina dell’ultimo mezzo secolo, le cui idee sono diventate un importante punto di riferimento per quella parte di mondo cattolico, e non solo, che associa l’impegno religioso a quello politico e sociale.

Frei Betto, al secolo Carlos Alberto Libânio Cristo, grande teologo e scrittore brasiliano, frate dell’ordine domenicano, tra i primi esponenti e fondatori della Teologia della liberazione, terrà, sabato prossimo, 2 aprile, un convegno a Messina, alle ore 17.00 al teatro Don Orione, dal titolo “Cristianesimo, Economia, Potere – la teologia della liberazione oggi”.

L’incontro, che si preannuncia particolarmente interessante, è organizzato dalla Piccola Comunità Nuoviorizzonti, assieme all’Istituto Don Orione, Terra e Cielo, Associazione Ecumenica SAE e dal CESV – Centro Servizi per il Volontariato, e verrà introdotto dal prof. Daniele Pompejano, storico dell’Università di Palermo.

L’evento è stato presentato ieri in una conferenza stampa svoltasi alla Provincia regionale, tenuta da Antonino Conti Nibali, dall’economista Guido Signorino, rispettivamente presidente e componente del direttivo dell’Associazione “Nuovi Orizzonti”, e dallo stesso Daniele Pompejano.
Frei Betto è universalmente noto per il suo coraggio politico e lo straordinario spirito critico, che ne hanno fatto un vero e proprio simbolo della lotto contro le dittature militari in Brasile ed in tutto il resto del Sudamerica.

Amico di lunga data del presidente Lula, con cui da giovane ha condiviso anche periodi di clandestinità, è stato ministro nel suo primo governo ed artefice del programma sociale “Fame zero”. Un intellettuale non allineato, che ha scritto pagine importanti che hanno orientato sia le teorie marxiste che la dottrina cristiana, verso una convergenza dalle finalità etiche, universalmente valide, come la lotta contro la povertà e le emarginazioni sociali, di cui se ne è fatto una ragione di vita.

Incarcerato più volte, tra il ’64 ed il ‘69 dal regime totalitario, con l’accusa di fiancheggiamento del rivoluzionario comunista Carlos Marighella, ha subito persecuzioni e torture, e vissuto da vicino il dramma della morte di un suo confratello, frei Tito, suicidatosi dopo la scarcerazione.

Uno dei passaggi più importanti della sua formazione politica ed intellettuale è stato il grande rapporto d’amicizia con Fidel Castro, conosciuto nel 1980 in Nicaragua, di cui ha raccolto delle straordinarie testimonianze in un’intervista sfociata nel libro di successo “Fidel Castro: la mia fede”, Ed.Paoline, Milano, 1986.  E’ stata la prima volta che un leader marxista al potere, superando i pregiudizi sulla religione, ha riconosciuto l’importanza di un dialogo tra cristianesimo e rivoluzione.

Questo, con l’insieme di tanti altri libri, nei quali ha raccontato storie drammatiche di prigionie politiche, di perseguitati, di povertà, e al tempo stesso di fede cristiana non standardizzata dentro le gerarchie ecclesiastiche, ha caratterizzato la sua vita di giornalista e scrittore impegnato in prima linea su più fronti.
La sua grandezza è testimoniata anche dall’attenzione rivoltagli da Gianni Minà, uno che di personaggi storici dell’America Latina se ne intende. Nel libro intervista “Un continente desaparecido”, (Sperling & Kupfer, 2000),  in cui Minà raccoglie testimonianze di protagonisti della storia politica e culturale del Sudamerica, tra cui Samuel Ruiz, Gabriel Garcia Márquez, Eduardo Galeano e Rigoberta Menchú, Frei Betto occupa sicuramente un ruolo di primo piano.

Appuntamento, quindi, a sabato pomeriggio, quando le testimonianze di vita del teologo brasiliano incroceranno temi come cristianesimo, economia e potere, secondo la Teologia della liberazione, che ha aperto, sia sul fronte religioso che politico, “nuovi orizzonti” sulla prospettiva che conduce ad una sana e condivisa visione del mondo.

E non mancheranno, ovviamente, riferimenti sugli attuali, drammatici eventi, che stanno segnando la sponda sud del Mediterraneo.

31 Marzo 2011

Autore:

admin


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