Millennials on the road a Messina
L’iniziativa dei “Millennials on the road” sbarca a Messina conseguentemente alla precisa e consapevole scelta di ripartire proprio dai luoghi in cui il Partito Democratico deve riscoprire il valore dell’incontro con le persone nella quotidianità, nella vita di tutti i giorni.
Dunque, quale realtà più eloquente di quel Mezzogiorno che ha scelto di affidare le speranze e la costruzione del prossimo futuro a forze assai diverse dal PD?
Quel Sud che, come disse Sabino Cassese, ha fornito l’infrastruttura culturale del Paese e che oggi appare lacerato dalla crisi.
La giornata inizia con le parole di Gregorio, un commerciante che non risparmia critiche alla linea assunta dal nostro partito sulla legge Fornero.
Proviamo a citare gli interventi dei governi Renzi e Gentiloni in materia, ma la sofferenza di chi sperimenta l’iniquità e la fatica del proprio lavoro è un sentiero difficile da percorrere a ritroso.
Ci colpiscono le parole di Francesco e di Antonella che vogliono comprendere a fondo quali siano i valori che il Partito Democratico intende tutelare e sottolineare le criticità di alcune riforme.
Durante il percorso incontriamo anche qualche sostenitore che ci chiede fermezza sulla linea dell’opposizione rispetto agli schieramenti incompatibili con le nostre proposte.
Quando siamo quasi giunti al termine della mattinata ascoltiamo l’interrogativo profondo ed autentico di Domenico:”Quale domani per il PD?”
L’avvenire del Partito Democratico si presenta difficile da decifrare, occorre uno sguardo lungo e la prospettiva di chi ogni giorno protegge una comunità straordinaria dai pregiudizi.
Tuttavia la certezza che ci sentiamo di affidargli è che siamo chiamati a mettere in campo tutto il nostro impegno e la nostra passione per coinvolgere quei giovani, quelle donne, quei lavoratori che oggi non si fidano più di noi nonostante la nostra azione di governo e i risultati conseguiti. Allora un cammino che parta dalla splenda cornice di Messina non può che portare in dote l’esperienza dall’empatia, dall’idem sentire rispetto al nostro vicino, amico, collega, conoscente. Ribadendo che la politica è una cosa bella se riesce ad alleviare le preoccupazioni di Gregorio, se concede lui la possibilità di passare più tempo con i suoi nipoti.
È un servizio meraviglioso se promuove il dibattito come quello proposto da Angelo, se ti rende protagonista di un cammino collettivo. È un nobile fine se interpreta con generosità le nostre istanze, con il rigore e la comprensione del buon padre di famiglia.
Dunque non potevamo non ripartire dall’ascolto. Per ritrovarci, insieme.