MISURE CORRETTIVE – A Brolo per il sindaco è stata “l’occasione persa da parte dell’opposizione”


Intervento sul punto n. 3 all’O.d.G. del Consiglio Comunale di giorno 28.10.2014: “Presa d’atto deliberazione della Corte dei Conti – Sezione del Controllo per la Regione Siciliana – n. 110/2014/PRSP del 21.08.2014 sul rendiconto 2012 – Adozione Misure correttive.”.
La proposta di deliberazione consiliare che oggi ci viene sottoposta presenta numerosi aspetti di criticità, sia di forma che di sostanza.
Nella sostanza – Lei sig. Sindaco – ha omesso di attivare qualsivoglia inziativa tesa a dare ottemperanza al dettato della Corte dei Conti. Lei è l’unico responsabile da un punto di vista amministrativo e politico di tale scelta e della gravissima omissione compiuta.
Non si comprende, quindi, di cosa il Consiglio debba prendere oggi atto. Del nulla! Mi verrebbe da dire che si tratta non di “presa d’atto” ma di “presa per i fondelli”. Ritengo innanzitutto che si manchi di rispetto ai Magistrati della Corte dei Conti che hanno richiesto e disposto l’adozione di misure correttive, ma che si metta anche in dubbio l’intelligenza di tutti i consiglieri comunali e di tutta la cittadinanza.
Quanto ai rilievi di natura formale si evidenzia che codesta Amministrazione ha abbondantemente superato i tempi concessi per l’adozione delle misure correttive. La Corte, infatti, con la deliberazione n. 110/2014/PRSP aveva fissato in 60 gg. i tempi massimi entro cui adottare i correttivi richiesti, e ad oggi, di giorni ne sono trascorsi 68. La proposta stessa, essendo stata predisposta il 21 ottobre, è fuori termine. E’ stata infatti redatta al 61° giorno.
Si evidenzia altresì che la proposta di deliberazione oggi in discussione è carente anche sotto sotto il profilo della legittimità.
Da un lato infatti la Giunta Municipale non ha adottato alcun provvedimento sulle misure richieste, rimanendo inerte; dall’altro la proposta di deliberazione non risulta corredata del parere obbligatorio del Revisore dei Conti in ordine alla idoneità delle misure correttive adottate. La mancanza del parere da parte dell’Organo di riferimento del Consiglio Comunale, non consente a quest’ultimo una valutazione consapevole riguardo all’adottanda deliberazione consiliare.
Nel merito della proposta di deliberazione, si avanza espressa riserva rispetto alle misure correttive adottate. Anzi, come può desumersi dalla piana lettura della proposta, non è stata adottata alcuna misura correttiva tra quelle richieste dalla Corte dei Conti.
Ciò in aperta violazione degli obblighi di cui all’art. 148 bis del TUEL.
Di conseguenza, già allo scadere dei 60 giorni e, comunque, inevitabilmente all’esito della valutazione che sarà operata dalla Corte dei Conti, che non potrà che essere negativa, al nostro Ente risulta preclusa “l’attuazione dei programmi di spesa per i quali è stata accertata la mancata copertura o l’insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria.”. Circostanza gravissima se solo si pensa ad esempio alla spesa del personale a tempo determinato.
Per i suesposti motivi il nostro gruppo consiliare esprime voto contrario alla proposta di deliberazione in oggetto alla quale chiede venga allegata la presente nota affinchè venga trasmessa alla Corte dei Conti unitamente alla delibera oggi adottata.
Brolo 28 ottobre 2014
Gruppo Consiliare “Per Brolo”

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE N. 35 DEL 21.10.2014
Presa d’atto deliberazione della Corte dei Conti – Sezione del Controllo per la Regione siciliana- n. 110/2014/PRSP del 21/08/2014 sul rendiconto 2012 – Adozione misure correttive.
Premesso che:
l’art. 1, comma 166 e ss. della Legge 23/12/2005 n. 266 stabilisce che la Corte dei Conti definisce i criteri e le linee guida cui debbono attenersi gli Organi di revisione economica-finanziaria degli enti locali nella predisposizione della relazione da trasmettere sul bilancio di previsione e sul rendiconto di gestione;
il ritardo nell’approvazione del rendiconto ( delibera n. 23 del 13/08/2013) rispetto al termine di cui all’art. 227, comma 2 del TUEL e la presenza di un parere non favorevole dell’organo di revisione ( verbale n. 8 del 27/06/2013) all’approvazione dello stesso: va aggiunto che anche il bilancio di previsione 2013 è accompagnato da un parere non favorevole da parte dell’organo di revisione ( verbale n. 2 del 20/01/2014);
il mancato rispetto del patto di stabilità interno per l’anno 2012, con uno scostamento del saldo finanziario rispetto all’obiettivo programmatico di € 90 mila;
inattendibilità e non veridicità dell’impianto contabile (sia in merito ai documenti finanziari che economico-patrimoniali ) con refluenze negative sul calcolo dei risultati parziali (saldo di parte corrente e di parte capitale) e finali, sul rispetto degli equilibri e sui parametri di deficitarietà strutturale; ciò è dovuto – ad avviso del revisore – ad un’impropria gestione contabile delle risorse dell’ente relativamente a:
– poste creditorie di dubbia esigibilità che sono mantenuti in contabilità, nonostante l’assenza dei presupposti normativamente previsti; la mancata contabilizzazione di debiti certi, liquidi ed esigibili al 31/12/2012 (si veda il successivo punto n. 7):
– il mancato rispetto delle regole e dei principi posti a base delle fasi di accertamento ed impegno; in particolare, si fa riferimento ad accertamenti per importi di gran lunga maggiori rispetto a quelli dell’anno 2011 in assenza di aumenti di aliquote e tariffe;
– la non corretta rilevazione delle poste contabili all’interno dei pertinenti titoli e la non coincidenza di alcune voci contabili rispetto al conto del tesoriere;
- in merito agli equilibri di bilancio:
– un disavanzo in merito alla gestione di parte corrente di euro 90.239,20; tale dato è verosimilmente sottostimato in assenza di aumenti di aliquote e tariffe e di adeguate motivazioni circa il notevole incremento delle entrate accertate del titolo I rispetto al 2011 di euro 1,7 milioni; va poi considerata la copertura della spesa corrente attraverso entrate in conto capitale (mutui);
– il carattere meramente apparente del rispetto dell’equilibrio di parte capitale in considerazione delle esiguità delle spese accertate al titolo II rispetto allo svolgimento di lavori durante l’anno; per tali spese non è stato fornito alcun chiarimento;
- in merito ai risultati di cassa e ai fondi aventi specifica destinazione:
– un fondo cassa finale pari a zero;
– un uso gestionale e contabile non chiaro dei fondi a destinazione vincolata, atteso che non è stato dato riscontro alla richiesta (nota n. prot. n.2348 del 18/03/2014 )sulla tipologia di spese coperte con tale strumento;
– la mancata previsione in contabilità delle procedure per evidenziare i vincoli delle entrate a specifica destinazione;
– il persistente e sistematico ricorso all’anticipazione di tesoreria pari a fine esercizio ad euro 1.210.300,28, quota interamente non restituita;
- in merito ai residui:
– il mancato riaccertamento da parte dei responsabili dei residui attivi secondo le modalità previste dall’art. 227 comma 4 lett. c del TUEL e l’assenza di motivazioni circa il mantenimento di poste attive (la cui esigibilità appare incerta) e la cancellazione di poste passive che invece dovrebbero essere contabilizzate tra debiti dell’ente;
la mancata contabilizzazione dei residui attivi inerenti le sanzioni del codice della strada e dei contributi per permesso di costruire;
l’assenza di informazioni circa l’analisi di anzianità dei residui ;
- la presenza di debiti fuori bilancio non riconosciuti dal Consiglio comunale in relazione ai quali non è stato comunicato l’esatto ammontare, nonostante la richiesta inoltrata con la nota del 18/03/2014. L’effettiva situazione debitoria , comprensiva delle situazioni latenti, resta assai incerta; a tal proposito, il revisore ha segnalato a titolo esemplificativo: il debito verso Tirreno Ambiente Spa, ancorché oggetto di transazione, e il debito verso ATO ME 2 così come emergente dell’ultimo bilancio approvato al 31/12/2009; il revisore osserva che non è possibile la quantificazione dei debiti fuori bilancio;
- in merito ai servizi conto terzi:
a) l’irregolare utilizzo dei capitoli relativi ai servizi conto terzi per un totale di euro 279.790,99 in violazione del principio contabile 2.25;
b) l’esiguità degli importi relativi alle ritenute erariali (euro 238.143,75) e previdenziali (euro 188.447,83) al personale dipendente rispetto alla spesa complessiva per il personale che supera 2,5 milioni di euro;
- la mancata adozione delle opportune misure organizzative di cui l’art. 9 del D. L. 78/2009
per garantire il tempestivo pagamento;
- in merito alle spese per il personale:
– il mancato rispetto dei criteri di cui all’ art. 1 comma 557 della l. 296/2006 e le proroghe di rapporti a tempo determinato, che sono state effettuate nonostante il parere non favorevole in ordine alla regolarità contabile espresso sulla delibera di G.M.;
– il mancato computo ai fini del calcolo dell’incidenza tra spesa del personale e spesa corrente (circa il 34%) delle spese di personale sostenute delle società partecipate o organismi partecipati; la riduzione della suddetta percentuale rispetto al 2011 è dovuta all’incremento della spesa corrente che è aumentata nel medesimo arco temporale di circa il 49,76 %;
- in merito agli organismi partecipati:
– una non chiara quantificazione della situazione debitoria dell’ente nei confronti dell’Ato ME2 e del Consorzio Eco3;
– la mancata adozione di forme di consolidamento dei conti con le proprie aziende, società altri organismi partecipati;
– il mancato rispetto dei vincoli normativi relativi ai compensi ed al numero degli amministratori;
– la mancata ottemperanza degli adempimenti previsti dall’art. 6, comma 4, del d.l. n. 95/2012, convertito alla legge n. 135/2012 relativamente alla nota informativa;
– la mancata comunicazione delle misure correttive sul rendiconto 2011 e sul bilancio di previsione 2012 in merito alle criticità accertate con deliberazione n. 211/2013/PRSP, nonostante la richiesta di formale adozione delle misure correttive, inoltrata da questo ufficio con nota prot. n. 10565 del 9.12.2013;
Ritenuto necessario, pertanto, prendere atto della predetta pronuncia sottolineando che la natura del controllo operato dalla sezione della Corte dei Conti che lo esercita, per il tramite dell’Organo di Revisione economico-finanziaria del Comune e in contraddittorio con il Comune stesso è finalizzata a richiamare l’attenzione dell’Ente in funzione di “auto correzione” in ordine a prassi amministrativo-contabili suscettibili di produrre effetti negativi sugli equilibri finanziari o economico patrimoniali da neutralizzare, rimuovere o non replicare per il futuro;
Evidenziato che le criticità rilevate dalla sezione della Corte dei Conti risultano numerose e particolarmente gravi per cui risulta urgente ed indispensabile adottare tutte le misure possibili per l’avvio di un percorso volto al ripristino di una situazione contabile attendibile nel rispetto di tutte le regole di contabilità e finanza pubblica anche qualora fosse accertato lo stato di dissesto da parte degli organi competenti;
Considerato che il decorso del tempo seguito al pronunciamento della sezione di controllo non consente l’adozione di misure correttive legate al periodo di riferimento ma che, sicuramente, le indicazioni e criticità evidenziate costituiscono, sin dall’immediato, punto di riferimento per la futura azione amministrativa rispondente ai principi di una sana gestione finanziaria;
Richiamate le memorie presentate alla Corte dei Conti dal Sindaco in data 07/07/2014, allegate, i cui contenuti si intendono integralmente riportati;
Rilevato che qualunque misura correttiva proposta non possa prescindere da quanto segue:
- In data 30/12/2013 con decreto D.P. N° 510 è stato nominato Commissario straordinario del Comune di Brolo, con i poteri del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale, il dott. Carmelo Musolino che non ha approvato nel corso della sua permanenza né il bilancio di previsione 2013 né, conseguentemente, il relativo rendiconto;
- In data 16/01/2014 con decreto dell’Assessore alle Autonomie Locali n.24/S3 del 10/01/2014 è stato nominato il dott. Nicolò Lauricella commissario ad acta per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013-2015, bilancio non ancora approvato dal Consiglio Comunale a causa di una molteplicità di fattori, tra i quali: la decadenza degli organi amministrativi dell’Ente nel mese di dicembre 2013 a seguito delle dimissioni del Sindaco e successivamente della maggioranza dei componenti il Consiglio Comunale;
- In data 30/07/2014, con decreto DDG N° 157 sono stati nominati due ispettori Regionali da parte dell’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali nelle persone del dott. Angelo Sajeva e dott. Carmelo Messina per verificare se il Comune di Brolo si trova in stato di dissesto Finanziario;
- In data 11/08/2014 giusto decreto n. 230/53 dell’Assessore alle Autonomie Locali è stato nominato il dott. Carmelo Messina quale Commissario ad Acta per l’approvazione del conto consuntivo 2013;
- In data 18/08/2014 sono state disposte da parte dell’Autorità Giudiziaria (Procura della Repubblica di Patti) diverse misure cautelari anche nei confronti di diversi dipendenti dell’Ente, tra cui il ragioniere capo, che di fatto hanno azzerato l’ufficio finanziario del Comune di Brolo per presunti reati commessi presso lo stesso Comune nello svolgimento delle loro funzioni d’ufficio;
Dato atto che, per quanto precede, l’Amministrazione in carica insediatasi nello scorso mese di maggio, e, dunque, successivamente al periodo di rilevazione delle criticità di cui alla deliberazione n. 110/2014 PRSP, sta procedendo, tra tutte le difficoltà di natura tecnica, al ripristino una regolare attività d’istituto riguardante in primo luogo il settore finanziario dell’Ente ed in ogni caso tutte le attività coinvolte per il perseguimento di tutte le misure correttive possibili;
Visti:
– l’art. 1, comma 166 e ss. della Legge 23/12/2005 n. 266;
– il rendiconto 2012;
– la deliberazione n. 110/2014/PRSP del 21/08/2014 della Corte dei Conti – Sezione del Controllo per la Regione siciliana;
– il vigente Ordinamento Amministrativo degli Enti Locali approvato con la Legge Regionale 15.3.1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
– la legge 142/90, così come recepita nella Regione Siciliana dalla Legge n. 48/91 e successive modifiche ed integrazioni;
– lo Statuto comunale
SI PROPONE CHE IL CONSIGLIO COMUNALE D E L I B E R I
Si propone per i motivi esposti in narrativa che qui si intendono integralmente riportati:
- Prendere atto della pronuncia della Corte dei Conti adottata con deliberazione n. 110/2014/PRSP/ del 21/08/2014, ed acquisita al protocollo generale dell’Ente in pari data al n. 10848 sul rendiconto dell’esercizio finanziario 2012, evidenziando la gravità delle criticità rilevate suscettibili di produrre effetti negativi sugli equilibri di bilancio;
- Dare atto che le indicazioni evidenziate dalla Corte costituiscono certamente utile punto di riferimento per l’avvio di un percorso, in totale rottura con il sistema precedente, volto al ripristino di una situazione contabile attendibile nel rispetto di tutte le regole di contabilità e finanza pubblica anche qualora fosse accertato lo stato di dissesto da parte degli organi competenti;
- Dare atto che a tal fine sarà necessario attivare tutte le misure correttive possibili coinvolgendo tutti gli uffici interessati evidenziando quanto segue:
- a) per la criticità di cui al punto 1): dagli atti risulta che il ritardo nell’approvazione del rendiconto 2012 è dipeso probabilmente dalla revisione dei residui effettuata a seguito dei rilievi del Revisore dei Conti successivamente all’adozione del rendiconto da parte della Giunta Comunale avvenuta in data 18.04.2013 e poi in conseguenza riadottata in data 30.05.2013. E’ di tutta evidenza che anche il rendiconto 2013 sarà approvato con ritardo stante che, ad oggi, per le motivazioni già indicate in premessa non è stato ancora approvato neanche il bilancio di previsione 2013 per l’inattendibilità dei dati in esso contenuti e riscontrati oltre che dal revisore dei conti anche dalla stessa società informatica per la tenuta delle scritture contabili in particolar modo per quanto attiene la determinazione dei residui attivi e passivi. L’ufficio finanziario provvisoriamente ricostituito sta procedendo ad una attenta ma complessa analisi della gestione finanziaria 2013 e 2014 al fine di verificare se sia possibile addivenire all’approvazione del bilancio di previsione 2013 e relativo rendiconto in tempi brevi;
- b) per le criticità di cui ai punti 2), 3) e 4) l’ufficio finanziario, di concerto con la software house, dovrà procedere alla verifica delle anomalie riscontrate sull’impianto contabile al fine di attivare ogni attività e misura utile per ripristinare l’attendibilità del sistema, cosi da poter registrare tutti gli atti della gestione in maniera corretta, seguendo procedure e regole contabili nel rispetto delle leggi e regolamenti; tale attività ovviamente risulta fondamentale per consentire il superamento delle gravi anomalie riscontrate. In tal senso gli uffici dovranno intraprendere tutte le attività necessarie per comprendere le motivazioni dell’utilizzo di mutui per il finanziamento di spese correnti rilevato dalla Corte dei Conti attesa la gravità della violazione contabile in questione e di cui l’attuale amministrazione insediatasi nel mese di maggio 2014 non può che prendere atto. In tal senso si impegnano gli uffici comunali competenti all’adozione di eventuali atti, anche di concerto con la stessa Cassa Depositi e Prestiti, indispensabili per rimuovere tale violazione.
- c) in relazione al punto 5), si evidenzia che alla data odierna il tesoriere non ha ancora reso il conto della propria gestione per l’anno 2013 e sono in corso le procedure per la parifica del conto, attese le numerose irregolarità riscontrate, anche da parte del revisore. Tuttavia, il Consiglio Comunale ha deliberato entro il 30/09/2014, per l’anno in corso, l’approvazione della IUC ed ha deliberato le aliquote di tutte le tariffe di sua competenza. Si impegna l’Amministrazione per una riorganizzazione dell’ufficio tributi al fine di effettuare un immediato e puntuale programma di riscossione anche per quanto riguarda l’evasione delle entrate tributarie e patrimoniali per gli anni pregressi non ancora in prescrizione, cosi da poter ridurre nel tempo anche l’anticipazione di tesoreria.
- d) in relazione ai punti 6) e 7) i vari responsabili di area, anche su richiesta degli ispettori (dr. Sajeva e dr. Messina) che stanno raccogliendo tutti i dati utili per verificare se l’Ente, ai sensi dell’art. 244 del TUEL, si trova in stato di dissesto, dovranno trasmettere delle relazioni elencando tutti i debiti fuori bilancio certi e potenziali; in relazione ai residui, rilevata, anche per il tramite della software house, l’inattendibilità dei residui attivi e passivi iscritti nel rendiconto 2012, si impegnano tutti gli uffici dell’Ente alla verifica di ogni residuo iscritto in bilancio al fine procedere, per quelli attendibili, ad un riaccertamento secondo le procedure previste dall’articolo 227, comma 5, lettera c) e dell’art. 228, comma 3 del TUEL.
- e) in relazione al punto n. 8), nel prendere atto di quanto rilevato dalla Corte, l’ufficio finanziario nel corso della formazione del bilancio di previsione 2013 e successivi, nonché dei relativi rendiconti, dovrà verificare la corretta imputazione e l’esatta quantificazione dei servizi in conto terzi, tanto per le ritenute previdenziali quanto per quelle erariali relative al personale dipendente ed in ogni caso effettuare tutte le verifiche sui contributi e ritenute versate e da versare anche per i periodi precedenti;
- f) in relazione al punto 9), dovranno essere adottate nuove misure organizzative per quanto riguarda la tempestività dei pagamenti ai sensi dell’articolo 9 del d.l. 78/2009, compatibilmente con la situazione finanziaria in cui l’Ente si ritrova, circostanza di cui non si può non tenere conto;
- g) in relazione ai punti 10) e 11) si dovrà effettuare una ricognizione, mediante apposito atto deliberativo dell’organo consiliare, delle partecipazioni dell’Ente, dismettendo quelle non ritenute utili ed in perdita sistemica. Effettuare, altresì una ricognizione dei debiti e crediti maturati nei confronti di società e/o organismi partecipati;
- h) tutti i responsabili delle aree dovranno adottare ogni idonea misura volta ad evitare l’insorgenza di debiti fuori bilancio.
- Trasmettere il presente provvedimento alla Corte dei Conti – Sezione di controllo per la Regione Sicilia – come disposto dalla stessa con la citata deliberazione, nonché notificare il presente provvedimento a ciascun responsabile di posizione organizzativa per l’adozione di tutte le misure possibili per il superamento delle criticità rilevate.
Brolo, 21.10.2014
Il Vice Sindaco proponente Scaffidi Lallaro Gaetano
Il Responsabile del Procedimento Damiano Passarelli