Finalmente rinasce la speranza che Enzo Fragalà e la sua famiglia abbiano giustizia. Nota il coordinatore regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità Antonio Triolo.
“Dopo anni di allusioni, di calunnie e di sofferenze ulteriori inflitte ai familiari ed agli amici di Enzo Fragalà, finalmente sembra che si apra uno spiraglio di verità. Non storie torbide, non ipotesi fantasiose ma, chi ha conosciuto Enzo non ha mai dubitato, la verità di un uomo perbene che svolgendo un ruolo difficile come quello dell’avvocato penalista a Palermo, non si è piegato a farlo in modo “comodo” ma lo ha fatto da servitore dello Stato in cui credeva. Lo ha fatto in modo serio e onesto, come del resto lo fanno ogni giorno migliaia di avvocati ed altri operatori di giustizia, che con il loro lavoro garantiscono il diritto di difesa dovuto ad ogni cittadino senza che questo significhi rendersi complici o favoreggiatori di criminali.
Chi, come me, lo ha conosciuto non poteva aver dubbi in merito.
Il mio plauso va a quanti si sono rifiutati di accettare la via della rassegnazione come l’amico avvocato Stefano Giordano, che a Palermo ha presieduto il ‘Centro Studi Enzo Fragalà’, o l’avvocato e dirigente del Movimento Ciccio Rizzo, che ha più volte ribadito la necessità di cercare e trovare la verità in un mare di menzogne e luoghi comuni nelle sedi politiche e dell’associazionismo giudiziario, collazionando dati e notizie e ricordando spesso la figura di Enzo e i misteri che circondavano la sua morte. Lui come tutti noi era certo che la verità non fosse certamente quella che alcuni avevano provato a raccontare sino a ieri.
Oggi però vogliamo soprattutto esprimere la nostra vicinanza e quella di tutto il Movimento Nazionale per la Sovranità alla famiglia Fragalà in attesa che pene giuste, come avrebbe voluto Enzo, siano comminate ai responsabile del barbaro omicidio.”
lo comunica in una nota il coordinatore regionale del Movimento Antonio Triolo.
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