
La nostra componente autonomista non può più sottrarsi dal manifestare il proprio dissenso, per il trattamento riservato dal direttore dell’ASP 5 di Messina, dott. Salvatore Giuffrida, nei confronti della popolazione pattese.
A niente sono valse in questi mesi, le diverse rimostranze da parte dei cittadini e degli amministratori pubblici, che con forza richiedevano ai vertici dell’ASP 5, di intervenire per migliorare i servizi dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti, puntando particolarmente l’attenzione verso quelli di primo intervento, che sono rappresentati dal Pronto Soccorso e dall’attivazione dell’importantissimo servizio di elisoccorso.
Ad aggravare il quadro di disinteresse per la causa pattese, l’ulteriore dimostrazione offerta in questi giorni dal dott. Giuffrida, con l’inopportuna decisione di andare a ridimensionare il personale ed il servizio del prestigioso reparto di “Nefrologia” nell’ospedale di Patti, struttura che ad oggi si è sempre contraddistinta per la grande operatività ed il sovraffollamento di pazienti provenienti da tutti i nebrodi, bisognosi di dialisi e trattamenti specifici secondo le diverse patologie.
Ovviamente tutto questo si va ad aggiungere ad un atteggiamento di scarsa collaborazione offerta dai vertici dell’Azienda Sanitaria alla comunità pattese, che da quasi 1 anno aspetta di sapere se gli inutilizzati locali dell’ASP siti nella frazione Case Nuove Russo a Patti, palese esempio di mala sanità e sperpero di danaro pubblico, potranno essere affidati in comodato d’uso gratuito all’IPAB “Sciacca Baratta”, così da risolvere le criticità degli operatori e degli assistiti del centro socio-assistenziale pattese.
Quanto sopra non fa altro che avallare le tesi già espresse da UGL e CGIL, secondo le quali si cerca con queste assurde logiche gestionali nella sanità pubblica, di favorire le strutture private a discapito delle tasce dei cittadini che, nel caso di Patti, vedranno ridotta l’unica struttura pubblica di nefrologia esistente tra Barcellona e Tusa, con enorme disaggio e danno per l’intero comprensorio tirrenico.
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Pertanto, nella speranza di avere colto le reali motivazioni che spingono i vertici Asp a riservare questo trattamento nei confronti delle strutture ospedaliere messinesi, ci sentiamo di fare una proposta provocatoria, ma al contempo liberatoria, che farà sicuramente uscire il dott. Giuffrida dall’imbarazzo delle sue “obbligate scelte aziendali”, che ad oggi hanno solo e sempre favorito le logiche private e delle altre metropoli siciliane:
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Il Presidente del Circolo “Primo” del MPA di Patti
Comandante Franco Allioto