Musicando sotto l’Albero 5 – COLDPLAY: A HEAD FULL OF DREAMS
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Musicando sotto l’Albero 5 – COLDPLAY: A HEAD FULL OF DREAMS

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Cosa resta dell’Indie Rock?


piconese con qiadroDeriva sfacciatamente pop, per la band capitanata da Chris Martin, mentre lo zoccolo duro dei fans, storce il naso nei vari commenti Social, nonostante il disco veleggi alto nelle varie chart. Ma il processo di evoluzione/involuzione, o redenzione dei Coldplay e sempre stato un saliscendi non sempre gradito, d’altronde si vocifera che la gran fretta di dare alle stampe questo dodicesimo album, sia dovuto ad un prossima dipartita della Band.
Lontani i tempi della hit single Trouble, quelle ombre veleggiate da echi ipnotici, tra Indie e Dream Pop, oggi il quartetto britannico ci presenta un lavoro positivo, danzereccio, e forse – sfacciatamente pop, che rischia di confondersi ad un qualsiasi prodotto per teen band del momento. La copertina richiama echi di Zeppeliana memoria, nonostante la cover abbia molto da spartire con quella dei Muse, The resistance, ma a parte certe similitudini percettibili, Adventure of a lifetime, infarcita da suoni disco-funk è proprio un pugno allo stomaco, ma le successive dieci tracce, non si discostano da questa euforica connotazione pop orecchiabile comeFun, immancabili ballad, Amazing day, Everglow, o improbabili alchimie R&B in Hymn for the Weekend.
Non mancano le ospitate eccellenti, da Beyoncè a Noel Gallagher, senza risparmiare Brian Eno e il Presidente americano Obama.
Il fluido commerciale traspare nell’intero lavoro, demolendo del tutto il glorioso passato dell’esordioParachutes, o di Viva la vida or death and all his friends.
Ma consoliamoci, ci sono sempre i Radiohead!
s.p.
21 Dicembre 2015

Autore:

redazione


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