NASO – The Day After… Rabbia e sconforto sul volto dei cittadini
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NASO – The Day After… Rabbia e sconforto sul volto dei cittadini

Secondo la Protezione Civile Regionale il bilancio disastroso. Si stimano 1500 ettari di sugherete e boschi bruciati. Il ruolo tra i volontari di quelli della “Croce Rossa deiNebrodi”

 

Rabbia e sconforto sul volto dei cittadini di Naso

Quello che si è mostrato stamani dinanzi agli occhi della cittadinanza nasitana è uno scenario apocalittico, una tragedia dalla portata immane.

Dalla mattinata di ieri 3 ottobre, il territorio del comune nebroideo è stato devastato da impetuose fiamme, la cui natura sembrerebbe dolosa e alimentate dal fortissimo vento di scirocco. Colpito il centro storico e gran parte delle contrade, sfollate le frazioni di Malò, Caria e Cagnanò-Feudo.

Tempestivi i soccorsi dei Vigili del Fuoco, come anche dei volontari di Protezione Civile dei paesi limitrofi, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale.

Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha comunicato la chiusura dei lavori di bonifica dei territori stamani alle 8.45.

Il bilancio è disastroso, vengono stimati circa 1500 ettari di sugherete bruciate ed auto e case danneggiate.

Fortunatamente non vi sono stati morti, ma sono stati richiesti interventi medici per alcuni casi di insufficienza respiratoria causati dall’inalazione di monossido di carbonio.

La gente è stata costretta ad abbandonare le proprie case, anziani strappati via dalle proprie abitazioni, il terrore negli occhi dei bambini. Insostenibile la rabbia e lo sbigottimento dei cittadini, per molti dei quali le fiamme hanno fortemente danneggiato le abitazioni, rendendole inagibili. Increduli chiedono di conoscere il responsabile di un’azione tanto ipocrita e cattiva, un’azione che sta facendo piangere numerose persone e che ha messo in ginocchio alcune delle aziende produttive del paese.

Adesso sono presenti sul territorio squadre di tecnici della protezione civile regionale che, in collaborazione con il personale comunale e del Corpo forestale del distaccamento di Naso, dovranno valutare i rischi idrogeologici che saranno causati dalla mancanza di vegetazione, soprattutto lungo i costoni.

Alessia Caliò

I  volontari CRI del Comitato del Tirreno Nebrodi che a 30 minuti dalla chiamata del Coc erano presenti a Cresta

Tra le associazioni di volontariato che hanno messo a disposizione del territorio mezzi, energie, esperienza … sudore da segnalare anche l’azione del Gruppo dei Volontaria della Croce Rossa dei Nebrodi diretti da Olfaf Calderone.
“Eravamo presenti, abbiamo assistito la popolazione negli sfollamenti, continuata la supervisione nel punto di raccolta messo a disposizione dal Comune nella vecchia scuola di Cresta.” ed ancora dice il responsabile del Gruppo “Abbiamo offerto assistenza sanitarie alle tante persone intossicate dai fumi o che avevano accusato malori a causa della paura.
Intorno alle 23:30 abbiamo riaccompagnato le persone nelle loro abitazioni, assicurandoci che tutti fossero al sicuro”.
I  volontari CRI del Comitato del Tirreno Nebrodi che a 30 minuti dalla chiamata del Coc erano presenti a Cresta con ambulanza e macchine attrezzate per interventi sanitari il grazie di tutti per l’aiuto fornito.

La fotogallery

 

    

4 Ottobre 2020

Autore:

redazione


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