MUSIKULA & MARIO INCUDINE – A Brolo oggi e domani il festival di sonorità contemporanee
Musicando

MUSIKULA & MARIO INCUDINE – A Brolo oggi e domani il festival di sonorità contemporanee

Oggi si pare a Brolo il MUSIKULA, la fortunata sperimetazione di nuove sonorità mediterraneee vooluta dalla Sak Be.

Il programma prevede oggi alle ore 22.00 i LAUTARI, poi alle ore 23.00 IPERCUSSONICI. Domani 10 Agosto alle ore 21.30 I MUSICISTI TRAMPOLIERI e per concludere, alle ore 22.00 MARIO INCUDINE, che ritorna a Brolo dopo la fortunata esperienza del Brolo Doc Festival pensato da Anita Vitale.

Per vedere lo spot del Festival: http://www.sakbe.org/2012/07/lo-spot-del-musikula-2012/

mario_incudine_sageMa ecco come “la Repubblica” scrive di Mario Incudine, in un articolo di ieri.

Era un adolescente fuori tempo. Corteggiava le ragazze stornellando in siciliano e poi gli cantava la serenata. «Sono nato a Enna, e ci resterò per sempre», dice Mario Incudine, 31 anni, il Van de Sfroos di Sicilia, una carriera dedicata alla canzone dialettale. Poche settimane fa ha fatto venir giù il Teatro Verga di Catania, dove ha presentato l’ album Italia talìa. Orchestra araba, fanfara macedone, tango, musica celtica, rock, jazz e tradizione: Incudine denuncia e commuove, diverte e ricorda… «Dopo due album sull’ epopea garibaldina e sui migranti, ho voluto scrivere canzoni guardandomi intorno, senza autocommiserazione, prendendo posizione, cosa che dovrebbero fare tutti i giovani che come me restano qua», spiega Incudine. «Basta con l’ immagine stereotipata della Sicilia dipinta da cinema, tv e pessima letteratura;i giovani vogliono denunciare il pizzo, combattere le mafie, proporre al mondo l’ immagine di una nuova Sicilia». Da dove nasce l’ interesse per musica popolare e tradizioni? «Da piccolo ero attratto dagli zampognari, dai lamentatori funebri che cantavano a cappella, dalla banda che passava all’ alba la notte di Santa Lucia.

A 13 anni dissi: devo fare qualcosa affinché non si perda la memoria storica, e scrissi la prima canzone in siciliano». La figura del cantastorie non rischia di essere antiquata in pieno villaggio globale? «No, finché c’ è una realtà da raccontare. Io mi sento a pieno titolo un cuntastorie come quelli palermitani che annunciavano e denunciavano accompagnati da chitarrae violino. Inveisco contro i danni che può fare la politica quando riesce a radicarsi come gramigna sul territorio. La Sicilia non può continuare ad essere la pattumiera del mondo».

Il suo curriculum è sorprendente: musica, incontri, esperienze diverse, dal teatro al cinema. Altri artisti non arrivano a tanto neanche in una vita. «Dormo poco per stare su molti progetti contemporaneamente. Ci sono incontri, come quello con Moni Ovadia in Anime migranti, dove cantavo di quando gli africani eravamo noi siciliani, che lasciano il segno. Moni mi ubriacò raccontandomi cos’ è l’ altro.

E poi De Gregori, Sparagna, Camilleri – in due ore a casa sua ho capito che la storia che si studia è una cosa, e quella che si racconta un’ altra». Il dialetto è un limite o uno stimolo? «I dialetti sono gli affluenti della lingua. La meraviglia dell’ Italia è che ne siamo pieni. Il dialetto è una risorsa, quello siciliano non ha il tempo futuro, si usa il presente: io domani sugnu …».

È tornato anche sulla tragedia di Marcinelle (262 morti, in gran parte siciliani, nella miniera di carbone in Belgio, l’ 8 agosto 1956), un tema che sembra esserle molto caro. «Mio nonno doveva partire all’ indomani del crollo, in famiglia ancora se ne parla. Abbiamo recuperato in archivio la storia dell’ unico superstite siciliano che per la paura è rimasto muto a vita».

La sua esperienza sanremese con Nino D’ Angelo ( Jamme ja) non sembra abbia lasciato il segno. «Soprattutto non l’ ha lasciato in me.

Vede, io sono uno che racconta sempre le sue esperienze, nei minimi dettagli. Di ritorno dal Festival, invece, muto. Neanche una parola con mia moglie. Sanremo mi ha lasciato senza parole».

  scritto da GIUSEPPE VIDETTI

fonte http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/08/08/incudine-il-cuntastorie-di-enna-che-da.html?ref=search

9 Agosto 2012

Autore:

admin


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