OMAGGIO A MICHELA MURGIA – La bella iniziativa dell’associazione Libera-Mente di Capo d’Orlando
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OMAGGIO A MICHELA MURGIA – La bella iniziativa dell’associazione Libera-Mente di Capo d’Orlando

OMAGGIO A MICHELA MURGIA” PRESENTATO DALL’ASSOCIAZIONE “LIBERA-MENTE AUSER DI CAPO D’ORLANDO, con la collaborazione delle associazioni “Recitando e parolando”, “Cross Road”, “Gruppo Teatro allo Scalo”.

REGIA: DONATELLA INGRILLI’

PERFORMANCE TEATRALE LIBERAMENTE TRATTA DA ALCUNI LIBRI DELLA SCRITTRICE.

anche le associazioni Recitando e Parolando ha collaborato all’iniziativa

Una scenografia semplice ed accurata, ideata dal geniale Mario GUGLIOTTA con i suoi tre manichini femminili posizionati sul palco che, vengono vestiti dal maschilista di turno, in scena il bravo Emanuele FRISENDA, ad indicare gli stereotipi del patriarcato: una casalinga, una puttana, una sposa.

Questo l’ inizio della Performance teatrale “ OMAGGIO A MICHELA MURGIA” che, in un Teatro allo Scalo gremito, ha emozionato e scaldato i cuori dei presenti, fondendo ed al tempo stesso distinguendo, la musica, la danza e la parola.

Tre generi che hanno compiuto, come spesso accade in uno spettacolo teatrale, il miracolo della sublimazione dei contenuti, riempiendo tutti gli spazi, materiali ed immateriali, con il “PENSIERO LIBERO” di una scrittrice che se n’è andata troppo presto, lasciandoci però una immensa eredità letteraria, culturale, di “militanza sociale”.

In un trionfo di colori offerti dagli splendidi costumi indossati dalle interpreti, anche in questo caso grazie all’ estro indiscutibile di Mario GUGLIOTTA, in poco meno di un’ ora e mezza, il pubblico ha potuto ascoltare le parole di Michela MURGIA, scelte da alcuni suoi libri: “STAI ZITTA”, “TRE CIOTOLE”, “ ACCABADORA”, “IL MONDO DEVE SAPERE”, “DARE LA VITA”, e rievocate dalle superbe interpreti, Giusetta CAVOLO, Cinzia CONTI NIBALI, Linda FREGAPANE, Donatella INGRILLI’.

I presenti si sono trovati così, immersi nei contenuti delle sue Opere, accoglienti ed inclusivi, femministi e Queer, autenticamente cristiani, ed allo stesso tempo graffianti, militanti, critici e profetici, aperti al dubbio, nella misura in cui, coltivarlo, conduce ciascuno di noi verso orizzonti sempre più aperti ed ambiziosi, liberandoci dai limiti di una certa “normalità”, dal familismo, dagli stereotipi, dalla discriminazione di “generi”, dalla violenza del patriarcato, dallo sfruttamento, per aprire invece a Società più giuste e “abitabili”, a legami “altri”, Queer ad esempio alla soglia delle identità, per non essere confinati dentro “definizioni finali” rigide e discriminatorie.

Il pianoforte, magistralmente suonato dal musicista Domenico COLLICA, scandiva le emozioni della “parola”, come a semplificarne il contenuto raffinandolo, dando alle sollecitazioni ricevute, il modo ed il tempo della comprensione interiore.

Mentre, la coreografia e la danza della splendida Elisabetta GALATI con alcune Allieve della sua Scuola di Ballo A.S.D. KARMA Studio Danza e Fitness, dava corpo e struttura alla narrazione, diventandone parte integrante ed esaltandone i passaggi più significativi, con la grazia dei volteggi, dei passi, e l’intensità espressiva della messa in scena, la professionalità dell’ Artista.

Nel Finale, particolarmente emozionante il ballo nel quale, le giovanissime ballerine, hanno danzato portando sul palco un grande tulle bianco tempestato di fiori e, tenendo in mano i libri di Michela MURGIA, come ad indicare un percorso di speranza e di ricerca che continua, che vive oltre la morte, e del quale le nuove generazioni saranno, se lo vorranno, preziose testimoni e protagoniste.

E mentre il tulle bianco con i suoi fiori riempiva lo spazio scenico, evocando la prospettiva di un mondo più “abitabile” e aperto, la voce registrata di Michela MURGIA, nella sua ultima intervista, ci ricordava che : “Riconoscere la felicità è una forma di intelligenza, molte volte ti passa accanto e tu non capisci che quello, è un momento felice. Io ho avuto fortuna, e capisco che quello che sto vivendo è il momento migliore della mia vita. Io oggi dico, “questo è il tempo migliore della mia vita”.

Dopo le sue parole, commosso, intenso, felice e catartico, l’ applauso finale del pubblico.

22 Aprile 2024

Autore:

redazione


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