PATTI – Il mistero della “Parking Card” e quello del “cantiere infinito” alla Playa

“Scusate se insisto…” i post tra il serio e l’ironia del consigliere Mauro Aquino

“Scusate se insisto…” sembra suonare come il titolo di una soap turca a puntate infinite.

E chi può biasimare Mauro Aquino, consigliere d’opposizione pattese?

Sì, perché per lui il giallo dell’estate 2025 a Patti Marina non riguarda un delitto o un amore segreto, ma la fantomatica “parking card” per i residenti.

Un oggetto mitologico di cui si parla nei post del Comune ma che, nella realtà, non si è mai visto. Per Aquino: Né un regolamento, né una modalità di rilascio”. Solo domande, tipo quiz di cultura generale, ma senza premio finale.

“Molti residenti mi chiedono ma io non so cosa rispondere” confessa il consigliere, con tono tra il tragico e il cabarettistico. E noi lo capiamo: non è facile fare il frontman del nulla.

Parcheggia e prega

Del resto, a Patti Marina, il concetto di sosta a pagamento è diventato un’esperienza esistenziale: ti interroghi su cosa significhi davvero “residente”, su come si ottiene un diritto, su chi sei, dove vai, e se la “parking card” sia reale o solo un sogno condiviso.

da post dell’amministrazione: ” , “ ” “

Nel frattempo, i parcheggi restano lì, a righe blu, pronti a colpire con multe zen e controlli in stile Ghostbusters.

Ma il cittadino si chiede: io dove la prendo ‘sta benedetta card? Esiste? È tipo la tessera del drago di Yu-Gi-Oh!?

Ma Aquino torna a giocare di fioretto.

Playa: il buco nero del cantiere infinito

E denuncia: E mentre il parcheggio resta un tabù, a via Playa si consuma un altro dramma urbano: il cantiere del depuratore, iniziato più di un anno fa con tante promesse (“pochi mesi e via”) oggi giace in coma vegetativo. Le ruspe? Sparite. Gli operai? Introvabili. L’unico movimento? Qualche erbaccia che cresce.

“La strada è chiusa da oltre un anno… Quando sarà riaperta?” chiede ancora Aquino, rivolgendosi all’assessore di competenza. Noi, nel dubbio, suggeriamo un pellegrinaggio. Magari con una candela.

Domande senza risposta (e senza card)

Alla fine l’avvocato pattese fa una sintesi: mentre l’estate avanza, i turisti arrivano e i cittadini cercano disperatamente un posto auto che non costi una cifra e mezza, la politica locale sembra ancora alla fase “pubblicazione del post su Facebook”. Gli atti amministrativi? Boh. Le risposte? Mysteri gloriosi. Le soluzioni? Riprogrammate alla prossima giunta. E ironicamente aggiunge a Patti Marina, più che una “parking card”, forse serve una “survival card”.

E un buon senso dell’umorismo. Perché con le righe blu, i cantieri eterni e le strade chiuse, ci vuole più ironia che benzina.

il post del comune sulle righe blu e i residenti