A sollevare la voce è il Presidio Nebrodi di Italia Nostra
Italia Nostra si è dichiarata “fermamente contrario” al taglio degli alberi, solidarizzando con i numerosi cittadini che hanno espresso indignazione per un progetto giudicato “anonimo e privo di identità”.
Gli alberi, piantati negli anni Sessanta, sono da decenni un punto di riferimento affettivo per molti pattesi. “Hanno visto passare generazioni di giovani, diventando parte della memoria collettiva della città”, si legge nel comunicato dell’associazione ambientalista, che critica duramente l’orientamento progettuale adottato dall’amministrazione comunale.
“Un restyling che cancella l’identità storica”
Secondo Italia Nostra, anziché puntare sulla valorizzazione del verde esistente e sul restauro della fontana centrale, il progetto ha previsto la rimozione completa della vasca e la pavimentazione in cemento dell’intera area, compromettendo il carattere storico della piazza.
Il caso più controverso riguarda però i tre tigli, inizialmente destinati alla conservazione ma ora inseriti nella lista degli abbattimenti per presunti rischi legati alle radici. “Perché oggi queste radici rappresentano un problema, quando per oltre sessant’anni non lo sono mai state?”, si chiede l’associazione, domandando se siano state esplorate soluzioni tecniche alternative o se sia stato consultato un agronomo indipendente.
Gli ambientalisti ricordano che gli alberi non sono solo elementi decorativi, ma esseri viventi fondamentali per la qualità dell’aria, la biodiversità urbana e il benessere collettivo, soprattutto in un contesto urbano trafficato come quello della centralissima Piazza Sciacca.
L’assessore Sidoti: “Gli alberi verranno ripiantati”
A rispondere alle critiche è stato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Sidoti, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nella tutela del verde urbano. “Ho sempre sostenuto con chiarezza la volontà di mantenere gli alberi – ha dichiarato – ma di fronte alla necessità tecnica evidenziata da impresa e progettisti, abbiamo cercato ogni soluzione alternativa possibile”.
Sidoti ha annunciato che i tigli verranno comunque ripiantati e inseriti in nuove aiuole, concepite per garantire la crescita in armonia con la nuova pavimentazione e nel rispetto delle condizioni di sicurezza.
“Vogliamo restituire alla città una Piazza Liberty bella, sicura e verde – ha sottolineato l’assessore – dove i cittadini possano tornare a camminare, incontrarsi e vivere con orgoglio il nostro centro urbano”.
Il sindaco annuncia nuovi investimenti per il centro storico
In parallelo, il sindaco Gianluca Bonsignore ha comunicato il finanziamento del progetto di riqualificazione del quartiere Sant’Ippolito–Municipio, con un investimento complessivo di circa 8,4 milioni di euro (di cui 4,5 da fondi regionali appena acquisiti). Il progetto è stato presentato nell’ambito della Consulta del Centro Storico, in un’assemblea che ha visto la partecipazione attiva della cittadinanza.
Secondo l’architetto Davide Luca, progettista incaricato, l’intervento punta a valorizzare il patrimonio architettonico e urbano, in linea con una visione di rigenerazione sostenibile e moderna del tessuto storico della città.
Una sfida tra modernizzazione e memoria
Il dibattito acceso su Piazza Mario Sciacca tocca un tema sempre più ricorrente nei piccoli centri italiani: come conciliare innovazione e rispetto della memoria urbana. Se da un lato le amministrazioni rivendicano la necessità di rinnovare e mettere in sicurezza gli spazi pubblici, dall’altro crescono le richieste di partecipazione, trasparenza e tutela del paesaggio da parte dei cittadini.
Italia Nostra conclude il suo intervento lanciando un appello: “Abbattere i tigli sarebbe un danno irreparabile per la comunità. Serve un cambio di passo che metta la qualità ambientale al centro dei progetti di riqualificazione urbana”.
Nel frattempo, il futuro della piazza più discussa di Patti resta in bilico tra ruspe, radici e richiami alla storia.