Il circolo del Partito Democratico di Tortorici, fa l’analisi, sul “dopo” e chiede attenzioni e rispetto per i territori.
Il comunicato stampa
Nell’esprimere un plauso per la operazione “Nebrodi” effettuata all’alba di mercoledì 15 gennaio, dai carabinieri dei Ros e dalla Guardia di Finanza, in esecuzione della maxi-ordinanza emessa dal gip del tribunale di Messina Salvatore Mastoeni, su richiesta della direzione distrettuale antimafia diretta dal Procuratore Maurizio De Lucia, nei confronti di 194 indagati per 490 imputazioni e 114 richieste di misure cautelari, con il sequestro di 151 imprese, per la percezione illecita dei fondi europei per l’agricoltura, che ha scardinato la pressione mafiosa non solo su Tortorici ma nell’intero comprensorio nebroideo e tirrenico.
Evidenzia, che la gestione illegale dei fondi, concessi dalla Comunità Europea, non ha permesso un sostegno capillare alla agricoltura ed in particolare alla ripresa della coltivazione della nocciola del nostro territorio e dei nebrodi.
Che ciò ha portato di conseguenza all’abbandono del territorio, coltivato a noccioleto di Tortorici e dei paesi dei nebrodi, tarpando in maniera pesantissima, le ali al suo sviluppo.
Ha portato al conseguente abbandono delle campagne, che ha permesso la proliferazione dei ghiri che hanno devastato i pochi noccioleti ancora in produzione.
Ha prodotto un dissesto idrogeologico del territorio, conseguenza dei terreni incolti e abbandonati senza più regimentazione delle acque meteoriche.
Che vede ora vagare nelle sue strade antiche, soffocate da risorse preziose rubate, “anime morte” e senza un futuro.
Che per tali considerazioni interi paesi come Tortorici si stanno spopolando dei giovani che cercano altrove e nella legalità un futuro migliore.
Lasciando dietro alle loro spalle affetti famiglia e comunità povere.
Che partendo portano via anche sogni e speranze
L’azione di repressione portata avanti dallo stato per mano del gip del tribunale di Messina Salvatore Mastroeni, e dal Procuratore Maurizio De Lucia, ai quale va’ il nostro grazie, seppur necessaria e lodevole, non basta.
Chiediamo, quindi, alla Regione Sicilia un impegno straordinario per indirizzare i fondi della comunità europea per l’agricoltura dell’fesr per Tortorici, per Castell’Umberto per Ucria, per San Salvatore di Fitalia, per Galati Mamertino, per i paesi della montagna dei nebrodi che si stanno spopolando e stanno morendo.
Per i proprietari e, in particolare, i giovani che vogliono rimanere nei loro paesi e coltivare liberamente, nella legalità, i noccioleti strappandoli all’incuria e all’abbandono.
Chiediamo un impegno della politica della Regione Sicilia, del Ministero dell’Agricoltura e della Commissione della Comunità Europea per una attenzione particolare alla coltivazione, allla trasformazione industriale e alimentare della nocciola.
Bisogna, quindi, fare fronte in maniera positiva a questo evento così traumatico ma necessario, reagendo con azioni di sviluppo legali possibili del territorio.
In questa direzione, chiediamo che venga fatto un esperimento pilota per il paese di Tortorici e per i paesi dei Nebrodi, che legalità e sviluppo possano essere un binario sul quale possa viaggiare la rinascita del nostro paese e dei nebrodi.
Le risorse impiegate alla luce del sole con controlli trasparenti e veri, saranno un motore potente di ripresa di una coltura, quella della nocciola, fiorente negli anni passati.
Solo con queste scelte l’operazione “nebrodi” portata avanti
in questi giorni dallo stato, potrà liberare e indirizzare una comunità e il suo territorio, un “meraviglioso pezzo di Sicilia”
liberandolo definitivamente “dalla povertà e dal giogo mafioso”.
E allora anche l’operazione “nebrodi” avrà avuto una vittoria completa.
Rizzo Nervo Carmelo (componente del coordinamento cittadino)