Comunicati Stampa

PIRAINO – Concluso il convegno “SPES CONTRA SPEM”

Concluse a Piraino le due giornate di confronto e dibattito intorno alla figura di  don Pino Puglisi, sacerdote  e uomo simbolo della “frontiera” di Brancaccio.

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Due giornate intense e proficue che certamente lasceranno il segno nelle coscienze dei tanti che hanno seguito la manifestazione, di fatto un susseguirsi di incontri, che nella giornata conclusiva ha visto protagonisti soprattutto i giovani studenti.

A chiudere i lavori è stata l’assessore provinciale Daniela Bruno, anche perché la Provincia Regionale di Messina era tra i majors sponsor del convegno, che, tra l’altro, proprio dal palco, ha anticipato che in autunno ci sarà un seguito all’iniziativa  con la creazione di autentici laboratori di studio che coinvolgeranno sempre più i ragazzi.

Soddisfatto anche il sindaco Giancarlo Campisi che oltre a sottolineare la validità dei lavori appena conclusi ha anche evidenziato quanto il suo paese, Piraino, abbia guadagnato nell’immagine, diventando, anche in quest’occasione, polo d’attrazione dei media.
“SPES CONTRA SPEM”  il titolo del convegno quindi ha colto in pieno le aspettative della vigilia come avevano sottolineato gli stessi organizzatori dell’evento che voleva essere “una  manifestazione di cultura, pensiero e creatività  che proprio nel ricordo di Padre Giuseppe Puglisi, ucciso dalla mafia,  mirasse ad affrontare il problema della formazione giovanile in Sicilia” assessore_daniela_bruno
La manifestazione ha visto nella figura diel professore Giovanni Bonanno – critico d’arte – il suo grande promoter culturale ed artistico
A promuovere l’evento ci sono stati oltre alla già citata Provincia Regionale anche altri enti di prestigio come la Regione Siciliana, la Diocesi di Patti, ed il Comune di Piraino.
Obbiettivo comune e quello di far comprendere sia al mondo dei giovani sia a quello della politica, ma anche passando, trasversalmente, tutta la società civile e il mondo cattolico l’urgenza di riflettere sulla drammatica realtà che vivono i ventenni, spesso privi di prospettive e bisognosi di architettare, fiduciosi, con l’apporto delle Istituzioni, un domani sicuro.
“Spes contra Spem” dunque è il titolo emblematico per nulla scelta a caso.
La manifestazione conclusasi la prima fase si articolerà in altri due momenti: la Mostra fotografica, e l’Esposizione nazionale d’arte contemporanea.
Che si svolgeranno entrambi al di Piraino – sino al 7 giugno –
la Mostra fotografica “Un uomo di fede” si avvale di immagini grandi e di forte impatto, e l’Esposizione nazionale d’arte contemporanea che avrà testimonianze artistiche firmate da Giovanna Cecere, Renato Galbusera, Rita Ippaso, Maria Jannelli, Ettore Merlino, Alessandro Nastasio, Mario Pecoraino, Tino Signorini, Carla Tolomeo.  Un Omaggio è dedicato a Floriano Bodini, scultore tra i maggiori in Europa, autore di importanti monumenti pubblici.
Ufficio Stampa

Breve biografia di Padre Pino Puglisi

Don Giuseppe Puglisi nasce nella borgata palermitana di Brancaccio il 15 settembre 1937, figlio di un calzolaio e di una sarta, e viene ucciso dalla mafia nella stessa borgata il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno.
Entra nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini il 2 luglio 1960. Nel 1961 viene nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del SS.mo Salvatore nella borgata di Settecannoli, limitrofa a Brancaccio, e rettore della chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi.
Nel 1963 è nominato cappellano presso l’istituto per orfani “Roosevelt” e vicario presso la parrocchia Maria SS. ma Assunta a Valdesi.  Sin da questi primi anni segue in particolare modo i giovani e si interessa delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città.
Segue con attenzione i lavori del Concilio Vaticano II e ne diffonde subito i documenti tra i fedeli con speciale riguardo al rinnovamento della liturgia, al ruolo dei laici, ai valori dell’ecumenismo e delle chiese locali.
Il suo desiderio fu sempre quello di incarnare l’annunzio di Gesu’ Cristo nel territorio, assumendone quindi tutti i problemi per farli propri della comunità cristiana.
Il primo ottobre 1970 viene nominato parroco di Godrano, un piccolo paese in provincia di Palermo – segnato da una sanguinosa faida – dove rimane fino al 31 luglio 1978, riuscendo a riconciliare le famiglie con la forza del perdono.  In questi anni segue anche le battaglie sociali di un’altra zona della periferia orientale della città, lo “Scaricatore”.
Il 9 agosto 1978 è nominato pro-rettore del seminario minore di Palermo e il 24 novembre dell’anno seguente direttore del Centro diocesano vocazioni.  Nel 1983 diventa responsabile del Centro regionale Vocazioni e membro del Consiglio nazionale. Agli studenti e ai giovani del Centro diocesano vocazioni ha dedicato con passione lunghi anni realizzando, attraverso una serie di “campi scuola”, un percorso formativo esemplare dal punto di vista pedagogico e cristiano.
Don Giuseppe Puglisi è stato docente di matematica e poi di religione presso varie scuole. Ha insegnato al liceo classico Vittorio Emanuele II a Palermo dal ’78 al ’93.
A Palermo e in Sicilia è stato tra gli animatori di numerosi movimenti tra cui: Presenza del Vangelo, Azione cattolica, Fuci, Equipes Notre Dame. Dal marzo del 1990 svolge il suo ministero sacerdotale anche presso la “Casa Madonna dell’Accoglienza” dell’Opera pia Cardinale Ruffini in favore di giovani donne e ragazze-madri in difficoltà.
Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, e nel 1992 assume anche l’incarico di direttore spirituale presso il seminario arcivescovile di Palermo. Il 29 gennaio 1993 inaugura a Brancaccio il centro “Padre Nostro”, che diventa il punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere.
La sua attenzione si rivolse al recupero degli adolescenti già reclutati dalla criminalità mafiosa, riaffermando nel quartiere una cultura della legalità illuminata dalla fede.
Questa sua attività pastorale – come è stato ricostruito dalle inchieste giudiziarie – ha costituito il movente dell’omicidio, i cui esecutori e mandanti sono stati arrestati e condannati. Nel ricordo del suo impegno, innumerevoli sono le scuole, i centri sociali, le strutture sportive, le strada e le piazze a lui intitolate a Palermo e in tutta la Sicilia.
A partire dal 1994 il 15 settembre, anniversario della sua morte, segna l’apertura dell’anno pastorale della diocesi di Palermo.
Il 15 settembre 1999 il Cardinale Salvatore De Giorgi ha insediato il Tribunale ecclesiastico diocesano per il riconoscimento del martirio, che ha iniziato ad ascoltare i testimoni. Un archivio di scritti editi ed inediti, registrazioni, testimonianze e articoli si è costituito presso il “Centro ascolto giovani don Giuseppe Puglisi” in via Matteo Bonello a Palermo (091-334669).
La sua vita e la sua morte sono state testimonianze della sua fedeltà all’unico Signore e hanno disvelato la malvagità e l’assoluta incompatibilità della mafia con il messaggio evangelico.
“Il credente che abbia preso in seria considerazione la propria vocazione cristiana, per la quale il martirio è una possibilità annunciata già nella rivelazione non può escludere questa prospettiva dal proprio orizzonte di vita. I 2000 anni dalla nascita di Cristo sono segnati dalla persistente testimonianza dei martiri”
(Giovanni Paolo II, Incarnationis Misterium, n.10)

Profilo su Padre Pino Puglisi

“Coraggioso testimone del Vangelo” l’ha definito Giovanni Paolo II durante la visita in Sicilia, a Catania e a Siracusa, del novembre 1994.
E per la diocesi di Palermo padre Pino Puglisi – sette anni dopo il delitto (15 settembre 1993) – è oggi certamente uno dei punti di riferimento per chi voglia ricostruire un percorso di vita esemplare come carisma profetico e feconde capacità educative.
I testimoni, inoltre, in greco antico sono i “màrtyres” e l’offerta della vita, il martirio, sanciscono nella storia terrena di padre Pino l’incarnazione fino in fondo dei valori cristiani in una realtà come quella di Brancaccio, simbolo delle tante periferie siciliane dove la voce della Chiesa è spesso l’unica a confortare e promuovere il riscatto degli ultimi, con il coraggio della denuncia.
Per questo il giorno della morte di padre Puglisi in quanto momento non di sconfitta ma dell’incontro con il Cristo-vita è diventato a Palermo il giorno dell’apertura dell’anno diocesano, attimo simbolico del “kayròs”, il tempo della liberazione e della salvezza.
Padre Pino si sentiva nell’intimo della propria fibra spirituale di sacerdote persona “consacrata”, sacramentalmente configurata a Cristo pastore della Chiesa.
E dall’amore di Dio promanava l’ansia di verità e di giustizia sociale che lo ha reso insopportabile agli occhi dei boss mafiosi a Palermo, così come – lo leggiamo nel Vangelo – l’azione del giusto è un peso insostenibile per lo sguardo del peccatore. “3P”, come amava farsi chiamare, ha saputo costruirsi questa valenza profetica attraverso pilastri senza tempo: questi sono la Fede viva e coltivata nella meditazione della Parola e nell’aggiornamento teologico, la preghiera personale e liturgica, la quotidiana celebrazione dell’Eucarestia, la frequenza del sacramento della Penitenza.
E tutto questo nella dimensione di una vita poverissima: “La benzina è il mio pane”, ci diceva. Il pane poteva mancare alla sua umile mensa, ma non il carburante per l’utilitaria, in modo da essere sempre pronto ad accorrere dove una telefonata o un presentimento rendeva necessaria la sua parola.
In questo articolo cercherò di rievocare chi era padre Pino, analizzando in particolar modo il suo metodo pedagogico, che ho potuto sperimentare in prima persona.
Al liceo Vittorio Emanuele II “3P” è stato l’insegnante di religione mio e della compagna di classe che ora è mia moglie. Ci ha accompagnato nel nostro cammino di fede e ha benedetto il nostro matrimonio. Quando è diventato parroco di Brancaccio, nell’ottobre del ’90, l’abbiamo raggiunto e ci siamo impegnati con lui nel quartiere. Dalle vicende biografiche passerò al metodo e infine tenterò di delineare cosa stava facendo padre Puglisi a Brancaccio e il movente dell’omicidio.

14 Maggio 2009

Autore:

admin


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