Sono costretto ad intervenire ancora, scrive Scaffidi, e lo faccio soltanto perché si vuol far passare l’idea che questa amministrazione, in particolare il sottoscritto, ha autorizzato dei lavori dentro i locali dell’ex stazione ferroviaria senza alcun atto amministrativo e quindi al di fuori di qualsiasi regola. […].
Su questo specifico aspetto, scrive il vicesindaco, parlano gli atti intercorsi per l’affidamento dei locali tra l’amministrazione comunale, tramite l’ufficio tecnico, e il presidente dell’associazione “Organizzazione Europea Volontari di prevenzione e protezione Civile Distaccamento di Brolo”, carica ricoperta da Tindaro Pintabona.
Un verbale, puntualizza il vicesindaco che è anche assessore alla protezione civile, “datato 22/10/2014, in cui sono specificatamente autorizzati, a fronte di una formale richiesta , dall’ufficio tecnico, proprio quei piccoli lavori di miglioramento della struttura”.
Poi, continuando, scrive ancora “Modesti lavori, si tratta infatti di una piccola parete in cartongesso per poter creare una stanza da adibire a deposito attrezzatura e del completamento di un servizio igienico (già esistente) ma da anni totalmente in disuso.
Come può vedere quindi tutto è stato fatto senza alcuna anomalia, omissione, abuso e/o irregolarità”.
E quindi puntualizza ancora:
“Al sottoscritto, in qualità di assessore alla protezione civile è giunta, da parte di associazioni di volontariato di protezione civile, una sola richiesta per avere concessi i locali dell’ex stazione, ed è quella del 16/7/2014 Prot. N. 9530 dall’associazione “Organizzazione Europea Volontari di prevenzione e protezione Civile Distaccamento di Brolo”.
Pertanto nella valutazione della concessione in oggetto non è stata data alcuna particolare preferenza in quanto di richieste in tal senso ne era, appunto, arrivata soltanto una.
Su questo aspetto ho anche chiesto al responsabile protezione civile dell’ufficio tecnico se, dalla data del nostro insediamento, fosse stata presentata qualche altra analoga richiesta, magari sfuggita e/o non consegnata al sottoscritto, e mi è stata data risposta negativa“.
Quindi per lui sono solo “infelici insinuazioni sull’influenza di qualche consigliere comunale sulla scelta della concessione dei locali sono del tutto infondate“.
Ed ancora: “L’Organizzazione Europea Volontari di prevenzione e protezione Civile Distaccamento di Brolo”, sta operando, regolarmente, con il decreto 682 di Messina dell’omonima organizzazione del presidente Giovanni Buscemi.
Prassi abituale nei casi di nuova istituzione di distaccamento.
Superati i 6 mesi sarà potrà fare richiesta per avere il decreto regionale ed il distaccamento di Brolo diventerà autonomo“.
Sui rapporti tra Comune e RFI, proprietaria dell’immobile il vicensidaco afferma: “Per quanto riguarda il quesito sull’opportunità di dover avvertire il comodante riteniamo che non si sia reso necessario in quanto all’art. 2 del Contratto di comodato fra RFI – Rete Ferroviaria Italiana ed il Comune di Brolo è espressamente prevista la possibilità da parte del Comune di destinare gli spazi concessi, oltre che per il Comando dei Vigili Urbani, anche per i servizi di protezione civile.
Quindi avendo agito nel rispetto assoluto della convenzione non abbiamo ritenuto necessario, visto che non lo prevedeva la convenzione, di avvertire il comodante.
Comunicazione (non autorizzazione) che comunque si può sempre fare, nulla lo vieta“.
Sui lavori effettuati: “Nessuna variazione strutturale è stata fatta all’edificio come appunto espressamente vietato nella convenzione originale.
Infatti, a tal proposito, è opportuno ricordare che anche in passato la RFI ha vietato al Comune (che se non erro, con la vecchia amministrazione aveva fatto richiesta in tal senso) di apportare modifiche esterne (porte, finestre, scale) che ne alterassero o comunque modificassero la struttura.
E’ palese che una parete in cartongesso (rimovibile in 30 minuti)e la sistemazione di un bagno non alterano proprio nulla, anzi forse migliorano l’interno della struttura“.
Poi il vicesindaco allarga lo spetto del suo dire e tocca l’attività esterna effettuata dai volontari: “Per quanto riguarda la pulitura dei pozzetti e il servizio di controllo della viabilità, ovviamente in supporto alla polizia municipale queste attività rientrano nell’articolo 3 ”Impegni dell’Associazione “ della convenzione in atto tra questa amministrazione e l’ Associazione (ed all’uopo richiama la Delibera di Giunta N. 59 del 25/09/2014 dove fra le altre cose è proprio previsto che l’associazione si impegna – tra l’altro – a: “………svolgere, in funzione di supporto, le attività programmate con continuità quali:
a) la collaborazione con il Comando dei Vigili Urbani nei servizi di viabilità e durante lo svolgimento di manifestazioni per la gestione del traffico;
b) il controllo ed il monitoraggio dei sottopassi e delle caditoie stradali;
c) il supporto operativo nelle attività di manutenzione che si dovessero rendere necessarie nei settori del verde pubblico.”
Quindi per lui tutto è regolare, in quanto sono “compiti espressamente previsti dalla convenzione e dallo statuto dei volontari di protezione civile”.
Di certo chi pensa che la querelle sia definita potrebbe sbagliarsi di grosso.