Messina, nei confronti di una certa politica, sembra davvero averci preso gusto. Perché non capita spesso di vedere due nomi su otto provenire dallo stesso territorio, in una lista che comprende un bacino ampio come Sicilia e Sardegna.
Antonio Mazzeo e Olga Nassis, quantunque la loro fama sia conosciuta abbondantemente al di fuori dei loro perimetri di residenza, provengono, rispettivamente, da Messina e Milazzo. Segno che a livello politico nazionale l’effetto derivante dal “modello Messina”, caratterizzato dalla “partecipazione dal basso” che ha portato Renato Accorinti a Palazzo Zanca, si fa sentire, eccome.
Non a caso, a fianco dei candidati in questa lista di “respiro” europeo, oltre ai partiti e gruppi che la appoggiano – SEL, Rifondazione Comunista, e tutto il mondo dell’associazionismo – si è schierato anche il movimento Cambiamo Messina dal Basso, che ha sostenuto il progetto vincente di “Renato Accorinti Sindaco” e adesso opera insieme alla città dentro un processo di radicale cambiamento che dalle rive dello Stretto sta “contagiando” tanti altri luoghi e realtà locali e nazionali.
Nel corso della conferenza stampa, tenutasi Mercoledì mattina nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, i cui lavori sono stati coordinati dal giornalista Marco Olivieri, Antonio Mazzeo e Olga Nassis hanno illustrato il progetto della loro lista, che ha come riferimento Alexis Tsipras, leader di Syriza, partito greco che da semplice movimento, nel corso di pochi anni, a colpi di vittorie elettorali, si è trasformato in un grosso partito che detiene il 31 per cento dei consensi. Questo, grazie al forte impegno in difesa delle istanze sociali, che individuano nel predominio delle lobby finanziarie, appoggiate dai governi maggiormente influenti del Continente, la causa dell’austerity che sta facendo soccombere milioni di europei.
“L’altra Europa con Tsipras” – che designa il suo leader come presidente della Commissione Europea – per chi si riconosce nel percorso storico e nelle idee di quella Grecia che non si arrende, diventa così un’operazione transnazionale, vista come un’opportunità per proiettare il progetto della sinistra radicale ellenica verso l’intero continente, con la partecipazione dell’intera rete dei partiti e dei movimenti europei che si oppongono alle attuali politiche economiche atte a far ricadere sui ceti medi e bassi il peso della crisi degli ultimi anni. Giustizia sociale e pari diritti per tutti, nel segno dell’inclusione, dell’accoglienza e della solidarietà, è quello che “L’altra Europa” chiede, dunque, attraverso un messaggio che, partendo dal Mediterraneo, faccia sponda tra i vari paesi, fino ad arrivare a Strasburgo e Bruxelles. Tutto questo, senza richiami di tipo nazionalistico o anti-euro, che dentro il percorso elettorale appena avviato stanno, invece, aggregando i cosiddetti “euroscettici”.
Olga Nassis, dottoranda di ricerca in Antropologia culturale presso l’Università di Messina, nella lista è espressione di SEL. La sua famiglia paterna, in Grecia, durante la dittatura dei colonnelli, subì arresti e deportazioni. Ha fatto parte, tra l’altro, di gruppi di studio internazionali, svolto attività di cooperazione europea e nell’associazionismo italo-ellenico e parla ben quattro lingue europee. Da qualche anno fa la spola tra l’Italia e la Grecia, dove intrattiene un costante rapporto con Syriza con il quale ha collaborato nelle elezioni del 2012. Insomma, sembra proprio avere le carte in regola per sedere a Strasburgo. “La lista ‘L’altra Europa con Tsipras’ rappresenta un esperimento unico nella storia elettorale italiana – ha detto Olga Nassis in conferenza stampa – innanzitutto perché ha una forte connotazione europeista. Essa si rivolge a tutti i popoli d’Europa, di ogni colore politico, che abbiano la volontà di cambiare la tendenza e mettere in discussione le politiche di austerità che impongono i pareggi di bilancio e tutti quei dispositivi che rendono impossibile governare a livello locale. In Europa – ha proseguito la candidata – si riproducono le politiche delle larghe intese, così come in Italia. La nostra è l’unica alternativa in campo”. La stessa esprime poi il suo giudizio su Messina: “La città si è già distinta in senso positivo, essendo riuscita a sbaragliare i vecchi partiti che l’avevano portata in queste condizioni. Adesso speriamo che faccia altrettanto in questa occasione”. Alla luce della “notizia bomba” della mattinata – relativa al mandato d’arresto indirizzato all’on. Genovese su cui adesso si dovrà esprimere la Camera dei Deputati – Olga Nassis ha poi aggiunto: “La classe dirigente che fino ad ora ha governato la città è ormai definitivamente appannaggio della magistratura. Non appartiene più al mondo della politica. Non è un caso che oggi a Messina la politica sia sprofondata nella vergogna. Accorinti, in questo senso, grazie al buon lavoro che sta svolgendo, è un modello di riferimento a livello nazionale”. E conclude con un interessante sillogismo: “Così come la Grecia, con Tsipras, può diventare un modello per l’Europa, così Messina può esserlo per l’Italia”.
Antonio Mazzeo, giornalista e saggista ecopacifista ed antimilitarista, è molto conosciuto per le sue straordinarie inchieste in vari campi in cui ha svelato storie di mafia, massoneria, affari etc.. Tra l’altro, si è occupato, per tanti anni, di cooperazione internazionale, operando in progetti nell’ex Jugoslavia, Albania, Colombia, Cuba, America Centrale, Brasile e Uruguay. Particolarmente sensibile al tema dell’antimilitarismo, è autore di vari libri di successo, ultimo “Il MUOStro di Niscemi – Per le guerre globali del XXI Secolo”, Editpress, 2013. In precedenza, per “I Padrini del Ponte – Affari di mafia sullo Stretto di Messina” Ed. Alegre, 2010, aveva ricevuto il prestigioso premio “G.Bassani”. Non iscritto a nessun partito, la sua candidatura, la prima dopo una vita trascorsa da attivista senza mai accettarne alcuna, è scaturita “dal basso” in virtù di un’iniziativa tra i militanti di Rifondazione Comunista, ovviamente ben accetta ai “tavoli” nazionali.
“Queste candidature – ha detto Mazzeo analizzando l’incidenza dei due candidati locali sugli otto della lista – sono un riconoscimento ai percorsi che questa provincia ha espresso in tutti questi anni. Il progetto che abbiamo in atto intende dare forma e contenuti ad una sinistra che purtroppo in questi anni ha avuto sempre meno diritto di cittadinanza nel nostro Paese. In questo momento – ha proseguito il giornalista – non ci sono alternative. C’è solo l’esigenza di doversi schierare ed esporre le nostre facce, ma anche i corpi, come tutti i movimenti che in questi anni hanno difeso i loro territori”. E qui, la sua attestazione di stima va verso i movimenti No MUOS e No Ponte. “Non accettiamo – ha aggiunto Mazzeo – i processi di militarizzazione che sta subendo la Sicilia, come ‘proiezione avanzata’ per le guerre, e soprattutto che stia diventando un ‘lager’ per i migranti, costretti a vivere in condizioni disumane”. Passa, poi, alla politica in argomento: “L’Europa che ci troviamo ad affrontare è quella delle banche private che operano con fondi pubblici sottratti ai finanziamenti per lo sviluppo, per la garanzia dei servizi e dei diritti come salute e lavoro.
Sono loro l’unica vera causa dell’impoverimento e della creazione del debito”. Passa, dunque, ad un altro argomento che gli sta molto a cuore. E lo fa con senso critico: “Penso che questa lista valorizzi le esperienze di chi pratica l’antimafia sociale ‘dal basso’, non quella ‘spettacolo’, da ‘palcoscenico’. Si sa benissimo che l’alienazione dei diritti favorisce il progredire della borghesia mafiosa”. Restando sull’argomento, alla luce dell’altra notizia del giorno, coglie allora l’occasione per esprimere la solidarietà della lista all’Assessore Gaetano Cacciola, raggiunto in casa da intimidazioni via telefono. “Se finalmente soffia un nuovo vento su questa città, ciò è dovuto al movimento Cambiamo Messina dal Basso e all’amministrazione di Renato Accorinti. Solo così – ha precisato il candidato – si stanno potendo eliminare i grumi di potere e la borghesia mafiosa che ha assoggettato la città. Occorre, adesso, dare una sponda politica a questa esperienza messinese”.
Daria Lucchesi, giovane coordinatrice provinciale di SEL, intervenendo alla conferenza stampa, ha così spiegato il motivo dell’adesione alla lista, anche con riferimento alla candidata locale: “Olga Nassis ha vissuto l’esperienza diretta con Tsipras e Syriza, per cui rappresenta la candidata ideale. Questo non è un progetto scaturito dall’unione temporale di un gruppo di partiti, bensì qualcosa che parla d’Europa in senso pieno, partendo dall’esperienza in Grecia, le cui politiche non sono differenti da quelle degli altri paesi europei. Nostro obiettivo – ha proseguito l’esponente di SEL – è lavorare al fine di contrapporre al famigerato fiscal compact, che impone ai paesi i pareggi di bilancio, il social compact, auspicando un’unione politica sull’esperienza che sta vivendo la Grecia”.
Alfredo Crupi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, fa altrettanto relativamente alla sua parte politica: “Quella di Antonio Mazzeo è una candidatura che parte dalla base. Con lui abbiamo condiviso tante battaglie. La sua non è certo una candidatura di bandiera, ma portatrice di progetti consolidati nel tempo sul territorio, sostenuti da una vasta area di movimenti e forze sociali. Al di là delle indubbie qualità di Syriza, per noi quella greca è un’esperienza che ha assunto anche un valore simbolico. Avvertiamo in giro – ha proseguito l’esponente del PRC – un certo sentimento popolare che trasmette rifiuto per l’Europa, come se essa fosse l’origine di tutti i mali, quando non è affatto così. Sono, piuttosto, le oligarchie economiche a dominare l’Europa, e sono quelle che vanno combattute”. Crupi conclude dunque con un importante avvertimento: “Non bisogna cadere nella retorica dei nazionalismi. Lo spazio comune europeo è innanzitutto rappresentato dal bisogno di pace, elemento che diamo per acquisito, quando così non è, perché le guerre si stanno riavvicinando ai nostri confini”.
Giampiero Neri, intervenuto alla conferenza in rappresentanza di Cambiamo Messina dal Basso, ha spiegato così i motivi dell’adesione al progetto Tsipras da parte del movimento messinese legato a Renato Accorinti: “Abbiamo deciso di appoggiare questa lista senza alcuna esitazione. Con i nostri due candidati abbiamo sostenuto tante battaglie insieme, dentro processi di carattere politico e culturale. In particolare – ha proseguito l’esponente di CMdB – ci ha conquistato l’obiettivo dell’inclusività che questa lista sta portando avanti verso tutti i popoli dl Mediterraneo. Il percorso, fatto d’esperienze e sensibilità diverse, da cui è nata questa lista, ricalca, ad ampio raggio, quello di Cambiamo Messina dal Basso”. Giampiero Neri, per gli amici semplicemente “Già”, avendo vissuto a fianco di Renato Accorinti l’esperienza elettorale di Messina, può ben dire di intendersi di “vittorie”. Ecco le sue previsioni per le prossime europee su Mazzeo e Nassis: “Coltiviamo la certezza di vederli insieme al Parlamento di Strasburgo…”
Egidio Maio, rappresentante dei movimenti in difesa dell’ “acqua bene comune” e di altre istanze tra cui “Rifiuti Zero”, ha anch’egli motivato l’adesione alla lista Tsipras: “La privatizzazione dei beni comuni stravolge tutto il rapporto con l’economia. Le tematiche che da anni noi portiamo avanti, sono comprese nel programma di questa lista”.
La sera precedente, i due candidati avevano avuto un incontro programmatico con gli attivisti di Cambiamo Messina dal Basso nella sede di via XXIV Maggio. In tale circostanza ha riscosso consenso ed interesse la proposta di Olga Nassis, volta ad un “gemellaggio” Messina – Grecia, dall’incomparabile effetto mediatico: “Facciamo incontrare, in Grecia, Renato Accorinti con Alexis Tsipras”, aveva detto la candidata, facendo intendere che l’evento sarebbe facilmente alla sua portata.
Che il Sindaco di Messina, a questo punto, valuti la proposta e si chieda: “Perché no?”
Corrado Speziale