E’ stato presidente della FAI già per quattro anni e sotto la sua guida il movimento antiracket è continuato a crescere, la scorsa settimana Giuseppe Scandurra è stato rieletto presidente della Federazione nazionale delle Associazioni Antiracket ed Antiusura.
Quali sono le priorità?
Rafforzare il modello dell’antiracket che in questi anni ha dato ottimi risultati e far crescere il numero delle denunce contro il racket e l’usura, da parte di imprenditori e commercianti. Abbiamo degli obiettivi importanti da portare a casa prima della fine dell’anno e ci riusciremo continuando lungo il percorso di legalità consolidato anche grazie al rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine e con l’autorità giudiziaria.
E come si inseriscono i progetti PON?
I PON del Ministero degli Interni, ci daranno una marcia in più. In questo momento in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, “regioni obiettivo”, esistono 61 associazioni aderenti alla FAI il traguardo che ci si prefigge con i progetti del Ministero è quello di far nascere nuove associazioni in aree e province in cui ancora non esistono. Allo stesso tempo saranno promosse le costituzioni di parte civile ed il ruolo della società civile, ampliando la rete del Consumo critico e quindi invitando i consumatori ad acquistare da imprenditori e commercianti che hanno detto NO al pizzo ed alla mafia.
Gli attacchi all’antiracket, dopo Vieste e Sortino, sembrano intensificarsi, perché?
In questi anni abbiamo dimostrato di essere non solo incisivi ma anche capaci di portare avanti un lavoro paziente e credibile. I risultati non sono solo visibili fra gli operatori economici che hanno deciso di opporsi al racket e all’usura ma anche nella società civile e fra i giovani, fino a mutare le coscienze. Questo è di fastidio alle mafie che ne escono certamente indebolite nella loro capacità di controllo e nei loro interessi criminali. Gli agguati e le intimidazioni dell’ultimo periodo sono per noi il segnale che siamo più forti.
I mafiosi non ci impauriscono.
dal sito ufficiale della Fai http://www.antiracket.info/notizie/564-giuseppe-scandurra-nuovo-presidente-fai.html
Questa rilezione taglia il classico nodo gordiano alla carica del valido responsabile della Fai, infatti sino a poco tempo tempo solerti difensori dell’antimafia, che oggi plaudano a questa rielezione si affannano a precisare – scrivendo anche alla redazioni dei giornali – che: “Si cerca di farlo capire in tutti i modi; lo si dice, lo si scrive. Si prova a riportarlo con classe, senza sembrare inopportunamente scorretti.
Ma adesso basta; diciamo le cose per come stanno: PIPPO SCANDURRA non è più Presidente della FAI (Federazione Antiracket Italiana) da quasi un anno.
Su questa vicenda non è stata ancora fatta chiarezza in quanto molti giornalisti lo ritengono tale, altri, addirittura lo additano come Presidente Onorario della FAI… Pippo Scandurra è solamente un ex-presidente della FAI facente parte, ad oggi, del consiglio direttivo: nulla più, nulla meno.
La carica di Presidente della FAI è ricoperta dalla dottoressa M. Teresa Morano e la carica di Presidente onorario dal dott. Tano Grasso.
Che poi ci sia, apparentemente o meno, impegno a voler continuare su questa rotta, ossia la scia della legalità, della giustizia e della correttezza, non ci pare nulla di straordinario: dovrebbe essere compito di ogni cittadino attivo della società.
Ad ogni modo, a giorni vi sveleremo cosa si è tramato; di come, spesso, in certe situazioni, ci si chiede davvero chi sia il buono e chi sia il cattivo.
Vi racconteremo una storia che vi lascerà sicuramente a bocca aperta… vi racconteremo di come chi dice la verità viene subito ostacolato…tempo al tempo!” questo era pubblicato non in tempi remotio ma solo martedì, aprile 03, 2012.
Quest’elezione, quasi un’acclamazione, taglia la testa ad ogni polemica.
Scandurra è il Presidnte.