Con un documento a firma Calogero Maniaci, Antonino Blandi, Calogero Carrabbotta, Giuseppe Puleo e Calogerino Indriolo, la minoranza consiliare santagatese chiede la convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno il riordino della rete ospedaliera e territoriale regionale prevista dall’assessorato competente, “provvedimento che suscita perplessitàsui reali effetti che potràavere nell’organizzazione dei servizi offerti dal presidio ospedaliero di Sant’Agata Militelloâ€Â.
Di seguito la richiesta di convocazione del consiglio comunale e la mozione proposta dai consiglieri di minoranza.
Al Vicepresidente del Consiglio Comunale
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Oggetto: CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE
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Premesso
che in data 15 giugno 2009 è stato emanato il decreto n. 1150 dall’Assessore Regionale alla SanitàOn. Russo avente ad oggetto “Indirizzi e criteri per riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale. Procedure e modalitàper il controllo di gestioneâ€Â;
Considerato
che tale provvedimento suscita molti dubbi sui reali effetti che potràavere nell’organizzazione dei servizi offerti dal presidio ospedaliero di Sant’Agata Militello;
Ritenuto
di dover intraprendere delle azioni volte a chiarire la pianificazione regionale prevista per l’Ospedale della nostra cittàche è riferimento dell’intero comprensorio nebroideo, e se del caso porre in essere tutte le azioni necessarie a salvaguardare e rilanciare la struttura ospedaliera nell’interesse esclusivo di una utenza di 85.000 cittadini;
Si richiede, ai sensi dell’articolo 5 comma 2 del regolamento vigente, la convocazione del Consiglio Comunale inserendo all’ordine del giorno la trattazione della mozione che si allega alla presente.
Sant’Agata Militello 10/07/2009
Calogero Maniaci
Antonino Blandi
Calogero Carrabbotta
Giuseppe Puleo
Calogerino Indriolo
Azioni di tutela e rilancio del Presidio Ospedaliero di Sant’Agata Militello
Visto il decreto dell’Assessore Regionale alla SanitàOn. Russo avente ad oggetto “Indirizzi e criteri per riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale. Procedure e modalitàper il controllo di gestioneâ€Â;
Visto nello specifico l’articolo 2 che in relazione all’organizzazione della rete ospedaliera nell’ambito territoriale del distretto n. 1 dell’AUSL 5 prevede “L’accorpamento del Presidio Barone Romeo di Patti con i Presidi di Sant’Agata di Militello e Mistretta con conseguente revisione organica dell’assetto delle posizioni apicale relative a direzione sanitaria, radiologia, laboratorio analisi, farmacia, anestesia e rianimazione nonché per tutte le discipline per le quali è possibile un accorpamento delle UnitàOperative†e ancora “Presso lo stabilimento di Sant’Agata Militello saranno attivati processi rifunzionalizzazione avuto riguardo ai dati epidemiologici ed alle esigenze sanitarie del territorio perseguendo l’integrazione con la medicina ambulatoriale e territorialeâ€Â
Considerato
che il provvedimento di che trattasi è l’ennesimo attacco alla centralitàstrategica del nosocomio santagatese e l’ultima mortificazione nei confronti della comunitànebroidea che in svariate occasioni ha manifestato contro ogni tentativo di depotenziamento della struttura ospedaliera
che lo scenario attuale evidenzia una incomprensibile mancanza di attenzione verso una seria politica di sviluppo della sanitànebroidea da parte dei vertici aziendali e delle istituzioni regionali che più volte sono intervenute in loco per rassicurare la comunitàdei Nebrodi da possibili depotenziamenti dell’ospedale di Sant’Agata Militello impegnandosi al contempo a condividere con la Conferenza dei Sindaci del Distretto l’elaborazione di proposte di rifunzionalizzazione;
Ritenuto
che la citata integrazione con la medicina ambulatoriale e territoriale potrebbe essere indicativa di una intenzione delle Istituzioni regionali di declassare il locale ospedale mediante il ridimensionamento dei servizi ospedalieri e la revisione delle unitàorganizzative dello stesso che andrebbero in più casi ad essere accorpate a quelle di altri nosocomi.
che i dati relativi al budgeting della struttura ospedalieria, che in diverse occasioni sono state portate dagli operatori all’attenzione delle istituzioni locali, dimostrano quanto sia intensa ed efficiente l’attivitàsvolta nell’ambito dei sevizi ospedalieri.
che qualsiasi tentativo di depotenziare la struttura ospedaliera andrebbe a discapito dell’Azienda Sanitaria atteso che l’assenza di servizi sanitari rispetto ad una tangibile esigenza di salute della comunitànebroidea, non farebbe altro che dirottare l’utenza verso altre strutture anche al di fuori del territorio di competenza del distretto che sarebbero anche meglio raggiungibili.
Riconosce al presidio ospedaliero di Sant’Agata Militello ed alla sua efficiente ed efficace organizzazione, un imprescindibile ruolo per la Sanitàdei Nebrodi, e pertanto allo stesso va assicurata la più ampia tutela da parte delle istituzioni locali.
Impegna il Sindaco a porre in essere delle iniziative definitivamente incisive e volte a chiarire gli effetti reali del provvedimento regionale sulle sorti dell’Ospedale ed a pretendere con forza dai vertici dell’AUSL e dalle Istituzioni regionali la massima tutela ed il rilancio per una struttura ospedaliera che rappresenta il punto di riferimento di una numerosa utenza e di un territorio martoriato da una conformazione orografica ed una mobilitàdifficile.
Calogero Maniaci
Antonino Blandi
Calogero Carrabbotta
Giuseppe Puleo
Calogerino Indriolo