IL comunicato stampa che riceviamo e pubblichiamo.
“L’assessore Gaglio” interviene scusandosi con le famiglie per il ritardo, dovuto alla mancanza del bilancio comunale e alle modifiche apportate alle tabelle dietetiche. Comunico che la mensa inizierà il 4 novembre e che abbiamo ricevuto oggi nota di approvazione dall’ASP di Patti.
Nessuna giustificazione ribadisce “La Minoranza” se non c’era disponibilità di somme prima, nemmeno ora ne dovremmo avere, perché ad oggi, il bilancio del Comune non è stato approvato, quindi lei imbroglia. Non ha nemmeno letto le tabelle che presentano errori e omissioni, come quello del pasto alle medie da garantire il quinto giorno. La nota dell’Asp boccia il vostro operato.
“Il Sindaco” afferma, sulla refezione scolastica la minoranza è una scatola vuota, senza idee e dice falsità, il ritardo è di qualche settimana.
Il Sindaco mente, risponde “La Minoranza”, in due consigli di febbraio e marzo 2012, non ottobre 2013, questo gruppo ha invocato la strada del cambiamento, indicando l’adozione della mensa a Km zero, di un menù invernale ed uno estivo, la modifica della tabella dietetica, l’introduzione di una commissione mensa, di schede di valutazione qualità pasto etc.. In quella occasione la proposta è stata bocciata dalla maggioranza. Il ritardo è sotto gli occhi di tutti. La maggioranza non è in grado di fare un minimo di programmazione, ma opera sempre in emergenza.
“Il Sindaco” dichiara, senza mettere le mani nelle tasche dei santangiolesi, assicuriamo e miglioriamo i servizi e soprattutto niente aumenti per la mensa scolastica;
La risposta della “Minoranza”: colossale bugia, lo scorso anno, i bambini mangiavano un primo, un secondo, il pane, la frutta e l’acqua, con una quota di compartecipazione da € 1,40 a 1,55 per le famiglie. Oggi hanno un solo primo, una frutta un bicchiere d’acqua e la quota è rimasta sempre la stessa. Questo cosa significa: niente aumenti? mantenere lo stesso servizio? Ricordiamo una famosa pubblicità “paghi uno prendi tre” per le nostre famiglie grazie all’Amministrazione Caruso diventa “paghi tre prendi uno”.
“La Maggioranza” sostiene la scelta dell’amministrazione, per non aumentare il costo del bollino a 4 o 6€ che servono per fare un pasto, perché la legge prescrive una copertura pari al 36% ed il personale rientra tra le spese da affrontare.
Tutto falso dice “La Minoranza”, con quella cifra possiamo mandarli al ristorante. A conti fatti in media un piatto previsto in tabella costa da 0.70 a 0.95€, parliamo di un solo primo da 90 gr. a base di pasta. Per quanto riguarda il personale, andrebbe in ogni caso pagato perché alle dipendenze del Comune, anche in altro ruolo e soprattutto perché parte di quello utilizzato nella refezione è a costo zero per il Comune.
Afferma “Il Sindaco”, non è un obbligo garantire la mensa, il costo del personale va compreso. Se non si fa il servizio mensa il personale va messo in mobilità e poi anche licenziato.
“Il Sindaco”: invito il gruppo di minoranza a non speculare su argomenti importanti, quando si è consapevoli di mentire ingannando e denigrando questo paese.
Spudoratamente falso precisa “La Minoranza”, il 2 settembre veniamo invitati dal Sindaco ad un incontro per giorno 5, per contribuire con nostre proposte sulla vicenda mensa scolastica. Badate bene, lo stesso giorno 2 settembre, con la delibera n.133 prende la sua decisione da autocrate, adottando il pasto unico e la frutta. Fa la morale a Noi, per mascherare e giustificare slealtà, ipocrisia, arroganza che caratterizzano Sindaco e Maggioranza ed il loro mandato politico.
“La Maggioranza” accusa la minoranza del tentativo di far bocciare le tabelle dietetiche, di essere populisti e di far finta di non conoscere la nota dell’Asp che riguarda l’approvazione delle tabelle.
Falsità gratuite, la replica della “Minoranza”, abbiamo dovuto presentare delle osservazioni all’ASP, a causa della cecità dell’amministrazione e della loro insolenza che non tollera errori. Preoccupati degli errori che presenta la tabella dietetica, del misero menù, del rischio che i bambini saltino il pasto a causa dell’adozione del piatto unico in assenza di un piatto alternativo, alla base delle motivazione del nostro appello all’Asp, che ha accolto totalmente le nostre osservazioni.
Risposta ASP
“La minoranza” dichiara, rinunciamo al gettone di presenza per il 2013 ed il 2014 in favore della refezione scolastica, con la finalità di garantire ogni settimana un secondo a base di carne agli alunni della scuola di ogni ordine.
“La Maggioranza”dice, è una vergogna, si tratta di una proposta strumentale, di un ordine del giorno irricevibile, non può essere presentato con queste modalità, non va deliberato in consiglio, etcc…..
Abbiamo cercato di far cambiare idea all’Amministrazione, che non ha sentito ragioni, pur di non ammettere gli errori. Si giustificano, parlando di mancanza di risorse, eppure trovano per i loro capricci “2.000 €” per installare un semaforo sperimentale per regolamentare il traffico verso la piazza Vittorio Emanuele, € 300,00 per ogni adozione di un animale randagio, € 12.000,00 circa per segnaletiche sperimentali e poi rimosse o modificate, ma si taglia sui servizi ai bambini. Mentre si parla, a livello nazionale di stabilizzazione del personale precario, il Sindaco, minaccia licenziamenti, quando ostacolato. La battaglia non finisce qua, vigileremo affinché le prescrizioni dell’Asp vengano rispettate e per questo chiediamo l’attenzione di tutte le mamme a chiedere agli insegnanti notizie sui pasti e comunicare a questo gruppo qualsiasi disservizio.
Sappiate che è obbligo per il Comune garantire tutti i giorni un pasto alternativo.
I Consiglieri: Catia Giuliano, Pippo Caruso, Michelangelo Di Nunzio, Nino Bonina, Diego Ferraro, Giuseppe Rigenerati