I gol sono stati messi a segno nella prima frazione da Caidi al 33′ per gli ospiti e da De Bode al 42′. Grassadonia ha però di che essere soddisfatto, il Messina è sceso in campo per fare la partita, riuscendoci per lunghi tratti, al cospetto di un Teramo ostico e forte fisicamente, sempre pericoloso sulle palle inattive. Per questo suo esordio casalingo, Mister Gianluca Grassadonia si affida all’antico detto “squadra che vince non si cambia”, confermando in blocco la formazione vincitrice a Sorrento domenica scorsa, con Ignoffo a guidare la difesa, Maiorano e Bucolo sulla mediana con Guadalupi a sostegno di Chiarìa unica punta per l’ormai consueto 3-5-1-1. La prima emozione arriva già al secondo con Costa Ferreira bravo a rubar palla al limite sinistro e a concludere con un tiro forte ma centrale che Serraiocco respinge. Il centrocampista peloritano ci riprova al 10′, raccogliendo un bel cambio di gioco di Guerriera, ma il suo sinistro dal limite termina alto. La gara comunque vede una leggera supremazia dei giallorossi, bravi a far valere l’uomo in più in mezzo al campo, rispetto alla linea a 4 della squadra di Vivarini, ma la difesa teramana regge bene costringendo spesso Guadalupi ad indietreggiare per la pressione di Cenciarelli. Al 28′ ancora Messina pericoloso sempre con Costa Ferreira che, dopo un bell’uno due con Guadalupi al limite, di destro manda di poco fuori alla sinistra di un impietrito Serraiocco. Al 33′ però arriva l’inaspettato vantaggio ospite: Angolo di Dimas dalla destra, la difesa giallorossa però si dimentica Caidi che da due passi insacca di testa. al 36′ il Messina ha già la palla del pareggio quando Guadalupi serve di prima Guerriera in area sulla destra, l’esterno giallorosso però temporeggia e il suo destro termina facilmente tra le braccia di Serraiocco. Al 41′ Teramo pericoloso con l’ex Bernardo che, ben servito da Scipioni, dalla sinistra calcia violentemente ma Lagomarsini devia con il corpo in corner. Al 42′ il Messina va vicino al pareggio con Maiorano che nei pressi dell’out di sinistra recupera un buon pallone e serve Gherardi (da 4 minuti in campo al posto di Costa Ferreira infortunato), il centrocampista peloritano però non calcia verso la porta di prima intenzione permettendo il recupero di Caidi che mette in corner . Sul successivo angolo lo schema dei ragazzi di Grassadonia porta al cross Quintoni, nel cuore dell’area svetta De Bode che di testa fulmina Serraiocco per il meritato pareggio dei padroni di casa. Termina un primo tempo in cui il Messina non ha demeritato al cospetto del Teramo e non facendosi abbattere dopo il gol arrivato in occasione dell’unica disattenzione difensiva. La ripresa inizia subito a buoni ritmi anche grazie ad un Messina bravo ad innescare le fasce costringendo sulla propria metà campo un Teramo che si affida principalmente al contropiede per far male. Al 61′ Teramo pericoloso con Dimas che dalla destra serve Bernardo che vede Di Paolantonio a rimorchio, l’attaccante abruzzese punta De Bode e calcia dalla sinistra, ma la sua conclusione a giro termina alta. Al 65′ Messina insidioso con Gherardi bravo a raccogliere un invito di prima di Guadalupi, la conclusione del numero 15 è forte ma centrale e Serraiocco evita il vantaggio peloritano. Al 78′ occasionissima per gli ospiti con Dimas che calcia in mezzo una punizione dal limite sinistro che trova Ferrani tutto solo davanti a Lagomarsini, ma la sua inzuccata termina a lato. Nell’occasione ancora disattenta la retroguardia giallorossa. Nonostante un leggero calo fisico negli ultimi minuti, il Messina prova comunque a portare a casa i 3 punti senza, però, riuscirci. Rimane un vero e proprio tabù il San Filippo per il Messina, dove ha conquistato una sola vittoria contro l’Arzanese fanalino di coda il 15 settembre. Sarebbe però un grave errore accomunare questo pareggio con quelli visti in passato, Aprilia o Poggibonsi ad esempio, visto che il Messina sceso in campo contro il Teramo è una squadra compatta, con un buon movimento senza palla e pericolosa sugli esterni. La cura Grassadonia continua dare buoni frutti (4 punti in 2 partite), ora bisogna preparare al meglio la trasferta di Martina Franca che, comunque vada, deve rappresentare la cartina di tornasole per il futuro dato che rappresenta l’ultimo impegno del girone d’andata, quando si avrà un quadro definitivo su dove intervenire in vista dell’ormai imminente finestra di mercato.
Antonio Macauda