Una decisione giurisprudenziale che accoglie le tesi di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) che aveva dovuto pagare pegno quando il TAR catanese, nel 2013, aveva dato ragione all’amministrazione guidata da Enzo Sindoni che si era opposta all’idea del blocco viario.
Lo stesso sindaco, firmando una ordinanza bloccava la soppressione del passaggio a livello, sottolineando l’importanza di quell’arteria viaria.
Un vero braccio di ferro con la Rete Ferroviaria, sempre dalla parte con i cittadini residenti, autori di una manifestazione di protesta per la permanenza del passaggio a livello, almeno sino alla realizzazione di un sottopasso che garantisse il collegamento pedonale.
Enzo Sindoni assicurò quest’impegno ed i tecnici del comune progettarono il lavoro, che costerebbe poco più di 800mila euro.
Una vicenda dove i consiglieri d’opposizione ora vogliono sapere il motivo della motivi della mancata costituzione del Comune al Cga ma anche quali saranno i provvedimenti che verranno adottati per evitare i disagi che la chiusura della strada arrecherà all’utenza.
Ed ora in relazione all’ordinanza del Cga arriva la nota del primo cittadino orlandino.
“Chi mi conosce sa che amo rispettare la parola data.
Sarà così anche in questo caso e ribadisco che la via Cordovena rimarrà aperta fino a quando i sottopassi di piazza Bontempo, via del Mare e Gambitta Conforto, non saranno realizzati.
Sugli aspetti tecnici e legali non ho alcun problema a confrontarmi con addetti ai lavori e consiglieri comunali, consapevole di mezzi e ragioni di cui il Comune può avvalersi.
Dopo il favorevole pronunciamento del Tar, ho ritenuto opportuno far risparmiare denaro ai cittadini, convinto che nessun giudice avrebbe potuto decidere “contro” l’interesse di Capo d’Orlando.
Ma ciò che conta e che gli Orlandini devono aver chiaro che il Sindaco non metterà a repentaglio neanche per un solo istante l’incolumità dei cittadini.
La realizzazione dei sottopassi sarà rapida e la via Cordovena rimarrà aperta”.