Studenti delusi e “incazzati” .. e su facebook scrivono:
“Tutto inizia il 24 pomeriggio durante un’assemblea degli studenti e del neonato “Comitato dei genitori per la nuova sede”.
Dopo il lungo ed interessante discorso del Dott. Milici, presidente del Consiglio di Istituto, viene annunciato che il bando per l’affitto di una nuova sede è stato pubblicato e che il Commissario Provinciale, il Dott. Romano è pronto a ricevere una delegazione del Liceo giorno 30 a Messina.
Gli studenti decidono così al termine dell’incontro di riunirsi in un’assemblea straordinaria per trarre conclusioni, ma questa viene prontamente boicottata“.
Gli studenti non sono teneri con chi, forse senza averne i titoli è intervenuto e nella nota sottolineano il loro giudizio.
Qualcuno forse un genitore “dichiara di aver già comunicato alle forze dell’ordine l’imminente sgombero e di non volersi allontanare dall’istituto finchè tutti i ragazzi non fossero usciti”.
In breve – dicono gli studenti – si è creata una situazione di confusione e disordine che ha portato molti studenti, a causa di sbagliate informazioni ricevute, ad abbandonare l’edificio in modo disorganizzato.
Quando la sera gli studenti rimasti nel plesso scolastico hanno dovuto fronteggiare le Forze dell’Ordine, visibilmente irritate per la mancanza di chiarezza, erano ormai rimasti in pochi e stanchi e dopo un’ora gli stessi hanno ceduto alle pressioni degli agenti, sgombrando l’edificio.
“È vero, abbiamo ottenuto un bando ma ci era già stato promesso che questo sarebbe uscito entro la fine di Dicembre, inoltre non abbiamo alcuna prova concreta della veridicità dell’incontro, se non le parole di uno dei genitori” dicono gli Studenti .
E aggiungono: “Ci era stato comunicato da fonti attendibili che il Commissario provinciale aveva intenzione di visitare il Liceo giorno 28, perché questo cambiamento di opinione?”
E ancora: “Siamo felici dei traguardi raggiunti ma un pezzo di carta non fa un istituto. Volevamo sentire le parole del Commissario prima di decidere di abbandonare la protesta. Vorremmo ricordare che noi non rispondiamo alle logiche sindacali, non abbiamo occupato sin ora per ottenere un incontro o una promessa, ma per avere risposte chiare dalle autorità competenti!
Con quale autorità genitori addirittura non facenti parte del comitato dichiarano che il Commissario provinciale diserterà l’incontro in caso di mancato immediato sgombero?”.
Dubbi che riecheggiano nella mente degli studenti
“Ci rammarichiamo soltanto di non essere riusciti a contenere la foga di coloro, anzi colui che ha trascinato con sé anche altri genitori ed alcuni studenti attraverso un clima di asserzioni su un presunto successo, in realtà tutto da dimostrare.
Per gli studenti pattesi, che anche oggi non ha frermato il loro tam tam di informazioni e consultazioni sui social network quetso genere di atteggiamento “Ha solo ridicolizzato la nostra protesta agli occhi dell’opinione pubblica e delle Forze dell’Ordine”.
Gli studenti sono così tornati a casa controvoglia il giorno di Natale, volevano incontrarsi stamani, ma hanno trovato chiusa la porta della scuola.
E pur con qualche magra consolazione in tasca hanno ancora tanta voglia di rivalsa e di continuare la lotta.
“Hanno cucito la bocca alla democrazia che finora aveva guidato le nostre azioni impedendoci di organizzare un’assemblea,– scrivono – ancora una volta hanno dimostrato di credere che i giovani sono interlocutori stupidi da manipolare e non da ascoltare”.
Insomma la protesta a Patti è sospesa non cessata “anche perché allo stato attuale delle cose giorno 7 quasi 400 studenti entreranno a fare lezione in un edificio senza certificazioni che ne attestino il suo essere a norma”.