Sbarca con un visto turistico, ma non convincono gli agenti doganali i suoi attestati e diplomi riposti nel bagaglio. Un lungo, quanto rude interrogatorio, il sequestro del telefonino, la sua craccatura e poi dalla lettura di tutti i messaggi la conferma che era andato per “provare” a lavorare negli States. Quindi l’espulsione, mentre a Roma,…