TEMPI DI CRISI 2 – Alla Regione senza responsabilità
Dal Palazzo

TEMPI DI CRISI 2 – Alla Regione senza responsabilità

Ancora una furbata per coprire incapacità e incompetenza degli alti burocrati siciliani.

Stipulata polizza assicurativa tra Regione Sicilia e Lloyd’s-Markel per coprire le responsabilità dei dirigenti in caso di danno.

“Sbagliando s’impara”. Almeno così mi dicevano spesso i miei che volevano che imparassi dai miei errori a pagarne le conseguenze.

Ma non sempre è così.

Non lo è per esempio per i circa 2.200 alti burocrati della Regione Sicilia che grazie alla assicurazione stipulata con la Lloyd’s-Markel, un contratto triennale da 535.548,26 euro l’anno, a copertura della “responsabilità civile dei dirigenti”, possono svolgere le loro mansioni incuranti di operare più o meno bene.

L’assicurazione, con premio a carico dell’amministrazione regionale, è prestata per “responsabilità civile per danni materiali e corporali verso terzi con un massimale di 2,5 mln e franchigia di 500 euro per ciascun assicurato o sinistro” e per “la responsabilità civile patrimoniale verso terzi con un massimale di 14,166 mln per persona o sinistro e franchigia per 1.300 euro”.

Il contratto inoltre prevede la possibilità che ogni superburocrate estenda la copertura anche alla “responsabilità amministrativa e contabile” versando, dal proprio portafoglio, da 199 (il dirigente di area amministrativa) a 449 (area tecnica) euro l’anno(mica poco).

Ovviamente questo privilegio di lusso riguarda la Regione Sicilia, visto che in altre Regioni o Province pur essendoci contratti assicurativi(spesso con la Lloyd’s-Markel) questi rimangono facoltativi e totalmente a carico degli amministratori.

E io Pago! In fin dei conti, in tempo di crisi e tagli ai costi superflui, cosa sono poco più di 500mila euro per la nostra Regione.

La penseranno così anche i sei ex Deputati Regionali (Calogero Mannino, Sebastiano Burgaretta, Giuseppe Firrarello, Vladimiro Crisafulli, Salvo Fleres e Alessandro Pagano)adesso parlamentari italiani che hanno fatto ricorso alla Corte dei Conti per chiedere che venga annullata una delibera del consiglio di presidenza dell’Assemblea siciliana che da gennaio di quest’anno impedisce che venga cumulata l’indennità di parlamentare con la pensione maturata in Sicilia (..e io pago).

Non saremmo del tutto onesti tuttavia, se non dicessimo che ogni giorno questi Onorevoli signori difendono a Roma l’interesse della loro amata Sicilia, ed infatti, non a caso il capo della delegazione italiana per discutere la cancellazione del “Corridoio 1”(una esclusione di fatto di Sicilia e Calabria) è il Vice Ministro Castelli, leghista doc, che proprio alcuni giorni fa aveva modo di lamentarsi sul mancato pedaggio nelle autostrade del Sud.

Cosa ci fa Castelli a capo di una delegazione che dovrebbe discutere gli interessi del Mezzogiorno?

Forse lo dovremmo chiedere a Parlamentari siciliani,come Alfano, La Russa, Anna Finocchiaro …etc..per citarne alcuni più in vista.

Quindi perché dovrebbe essere uno scandalo o una notizia che la Regione paga gli sbagli dei suoi dipendenti.

Noi siamo Siciliani, non ci facciamo neanche più caso, perché ormai sono anni che paghiamo di tasca nostra l’incapacità dei politici “Made in Sicily”.

E come disse il grande Totò: “ E io pago”.

Fonte:  Lavika Webmagazine. 10/09/2011.

12 Settembre 2011

Autore:

admin


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