Un’alleanza basata su questioni sociali ed etiche molto care alla Destra che ha il compito di spostare dal centro l’asse della coalizione.
All’incontro con i giornalisti hanno presenziato il candidato a sindaco per il centrodestra Enzo Garofalo, l’onorevole regionale Nino Germanà, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il coordinatore de la Destra Silvano Arbuse, il consigliere provinciale Peppe Saija e il vice coordinatore provinciale Giovanni Micali.
Diciamolo subito non sono mancate le frecciate verso avversari (Partito Democratico), parenti serpenti (Nuova Alleanza) ed ex amici ormai redenti (Futuro e Libertà).
Ma facciamo ordine, prima di tutto Silvano Arbuse ha spiegato le motivazioni che hanno portato a questa alleanza spendendo parole di elogio verso Enzo Garofalo “credo che in questi anni La Destra si sia fatta notare per battaglie sociali notevoli e coerenti con la nostra storia – ha spiegato Arbuse – noi abbiamo un’idea di socialità che parte dal basso.
Ci siamo trovati a scegliere tra la tatticismo e il governo, abbiamo scelto quest’ultimo vogliamo portare sul campo la nostra esperienza e le nostre idee. Garofalo è una scelta per vincere, lui è una persona che ama questa città alla follia, perché solo un folle potrebbe accettare la sfida di governare questa città dopo neanche due mesi da una sua rielezione alla Camera dei Deputati. Messina per troppo tempo è stata trattata come una vecchia amante invece che come un a giovane e bella sposa”.
Ancora sull’apporto numerico che il partito di Storace metterà all’interno delle liste per il consiglio comunale non è dato saperlo, certa però sarà la candidatura di Peppe Saija al consiglio comunale nella “seconda” lista del Pdl.
Come detto Arbuse non ha risparmiato frecciate verso ex compagni di partito ed avversari politici a partire dal candidato sindaco del Pd Felice Calabrò “mi aspettavo una candidatura più alta – ha dichiarato Arbuse – massimo rispetto per Calabrò che ha dimostrato, nonostante un’estrazione politica diversa dalla nostra, capacità e attaccamento alla causa ma ritengo la sua candidatura poco roboante”.
Tra lo stupore e l’amaro è invece il commento di Arbuse verso la scelta di Fli di consolidare anche a Messina la propria vicinanza all’Udc appoggiando Calabrò “certo l’amarezza c’è ed è profonda questo è innegabile – ha dichiarato Arbuse – in Fli ci sono molti ex An che conosco da una vita con cui abbiamo condiviso tanto.
Mi chiedo a cosa può portare questa scelta. L’unica cosa che mi auguro è che al più presto queste persone ritornino nella loro casa d’origine”.
Proprio il capitolo degli ex amici di partito si fa ancora più ingarbugliato se si parla del duo Buzzanca-Nania e di Nuova Alleanza. Già perché se Isgrò, cha ha già presentato da tempo la sua ipotetica squadra di governo, sta arretrando certe posizioni raccogliendo l’invito di Garofalo all’unità, così ancora non è per l’ex sindaco ed il suo padre politico che avevano ribadito l’appoggio a Gianfranco Scoglio come sindaco.
Una cosa però è certa adesso il terreno sotto i piedi sta iniziando a mancare a Buzzanca e Nania, come testimonia il doppio commissariamento del coordinamento del Pdl passato da Buzzanca a Germanà e Mancuso. Intanto Garofalo è sicuro che poi alla fine il buon senso e l’unità prevarrà su ogni cosa “allo stato attuale non mi sembra che Gianfranco Scoglio sia ancora ufficialmente candidato.
Credo che alla fine il senso di unità prevarrà su ogni cosa, d’altronde la storia del centrodestra parla chiaro si vince solo se si è uniti”.
Antonio Macauda