MARCO ZENNARO – Liberato, ma non libero
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MARCO ZENNARO – Liberato, ma non libero

“Riprendiamoci Marco Zennaro”. E’ stato lo slogan lanciato da CasaPound che aveva annunciato due manifestazioni, a Milano e Roma, per chiedere a gran voce di riportare in Italia l’imprenditore veneto detenuto in Sudan

Oggi la svolta. L’imprenditore è ai domiciliari in un hotel. ‘Dovrà comunque restare nel Paese’

L’imprenditore italiano Marco Zennaro, in carcere in Sudan da circa due mesi, è stato rilasciato in attesa degli sviluppi dei vari contenziosi a suo carico, già nei prossimi giorni. Lo confermano fonti della Farnesina. La scarcerazione è arrivata nel primo pomeriggio di quest’oggi, nel quadro di un lungo negoziato costantemente seguito dall’ambasciatore a Khartoum e dal Direttore Generale Luigi Vignali, che si era già recato in missione in Sudan nelle scorse settimane su indicazione del Ministro Di Maio.

Zennaro dovrà comunque restare in Sudan per affrontare le varie cause che lo vedono coinvolto.

Il documento di CasaPound, tra i pochi movimento che si era attivato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul caso dell’imprenditore e che giovedì prossimo aveva organizzato manifestazioni a Roma e Milano
Marco Zennaro è un imprenditore veneziano detenuto in Sudan da oltre due mesi per una non chiara controversia commerciale.
“Da oltre due mesi un cittadino italiano è detenuto nel commissariato della capitale Khartoum In un’unica stanza, dove sono stati ammassati una 50ina di altri detenuti. Con una temperatura che raggiunge i 46 gradi.
E’ inaccettabile il come la nostra diplomazia appaia quasi imbarazzata da queste crisi e certamente supina ad esse, accettando di essere portata su terreni di trattativa che alimentano ulteriormente la convinzione nel mondo che l’Italia sia una Nazione ricattabile. Noi vogliamo che si affermi il principio che “Italia è ovunque ci sia un italiano”. Noi vogliamo che le nostre Istituzioni e la nostra diplomazia inizino ad operare nel mondo guidate da questo principio, limite invalicabile per chiunque si voglia relazionare con noi. L’Italia deve ottenere la liberazione immediata di Marco Zennaro esercitando ogni tipo di pressione sul Sudan. E valutando ogni tipo di opzione, se necessario anche quella dell’intervento militare. Per tornare potenza, RIPRENDIAMOCI MARCO ZENNARO!”

Detenuto in Sudan da quasi tre mesi

Quella di Zennaro è difatti una una storia sconcertante che denota, ancora una volta, il lassismo del governo italiano in politica estera. L’imprenditore veneziano, titolare di un’azienda che produce trasformatori elettrici, si trova in carcere nella nazione africana da quasi tre mesi in condizioni disumane. Un vero e proprio calvario, patito in seguito a un’accusa del tutto grottesca.

14 Giugno 2021

Autore:

redazione


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