EFFIMERA – Inaugurata a Brolo la mostra diffusa di arte contemporanea
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EFFIMERA – Inaugurata a Brolo la mostra diffusa di arte contemporanea

– Corrado Speziale –

 Effimera Festival, evento di arte contemporanea in programma fino al 14 aprile, ha preso il via a Brolo, all’insegna della partecipazione e della condivisione. La prima sezione del programma riguarda la mostra diffusa, inaugurata ieri pomeriggio, dopo l’incontro con le scuole avvenuto in mattinata. Momenti di grande interesse, ospitalità e simpatia hanno caratterizzato il tour tra gli esercizi commerciali che ospitano le opere, luoghi di normale vita quotidiana in questi giorni arricchiti dall’incontro con l’arte. La mostra diffusa sarà fruibile fino al 20 aprile. Oggi pomeriggio dalle 17 alle 23, mostra mercato presso il Salotto d’argento, in piazza Apollo. A seguire, party musicale presso il circolo Ariafrisca. Domani, domenica, alle 16 e alle 17, inaugurazione dei due murales in via Sottogrotte e via Saragat, ad opera, rispettivamente, di Pensieri Illustrati e Gummy Gue.

Luoghi e spazi di vita quotidiana, esercizi commerciali, un circolo giovanile, tutti in rete in un percorso d’arte che accende interesse e curiosità nel segno della cultura come elemento di condivisione. Opere d’arte come “offerta” di un messaggio fatto di confronti e riflessioni, visioni del mondo, commenti e sorrisi di speranza nei giovani che hanno organizzato l’evento e nei meno giovani che ne hanno condiviso il senso e le motivazioni.

Effimera Festival, frutto di un progetto a cura di Massimo Ricciardo, Fabio Ricciardo, Chiara Speziale e Matteo Vilardo, ha preso il via a Brolo ieri pomeriggio in via Sottogrotte. Assieme agli organizzatori, presenti il sindaco, Pippo Laccoto, il vicesindaco Carmelo Ziino e gli assessori Nuccio Ricciardello e Tina Fioravanti.

“Effimera esprime il senso della breve durata – ha detto Massimo Ricciardo alla partenza del percorso – ma in effetti è un piccolo insetto che durante la sua breve vita vuole solo relazionarsi con gli altri. È un festival sulle arti visive che mancava in questo territorio. L’idea era riunire artisti del territorio nebroideo e di Messina. La nostra provincia è un contesto in cui è difficile incontrarsi a causa di carenza di spazi e di luoghi. Abbiamo così pensato di prendere questa iniziativa a Brolo”. Il seguito del programma, partendo dalla mostra mercato: “Parteciperanno circa 20 artisti, le opere avranno prezzi contenuti. È importante per sostenere i giovani artisti e per avviare nuove idee di collezionismo”. Sui due murales: “Sono frutto di un bando di democrazia partecipata, arte pubblica, qualcosa di importante. Questo è un progetto nato per coinvolgere la cittadinanza, affinché l’opera entri in contato con la quotidianità in luoghi che già vivono una loro esistenza”. Il vicesindaco, Carmelo Ziino: “È un’iniziativa che abbiamo sostenuto con piacere, in cui i protagonisti siete voi assieme a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto”.

Si è partiti dal “futuro” con le immagini di Manuel Maniaci, esposte da Vini Monastra. Il copywriter, esperto di scrittura creativa nell’ambito della comunicazione, ha “giocato” con l’intelligenza artificiale, creando sei immagini altamente suggestive per taglio e significati. Attraverso testi virtuali sono stati dati gli input per generare immagini poi corrette e sistemate dall’artista per dar loro il senso desiderato: misurarsi con la realtà, con i difetti e le crudeltà dell’umanità, evitare le insidie, accendere la speranza.

Lusiana Libidov, al panificio Agostino Concetta, espone forme e colori naturali frutto di lavorazione e trasformazione di materie vegetali: un bel messaggio abbinato alla lievitazione e alla purezza del pane.

Margherita Tugnoli, presso Il Vestiere, con i suoi movimenti e le sue irregolari concentricità, attraverso tratti delicati, richiama l’opera, il lavoro, i tessuti.

Ilaria Ricciardi, alla Macelleria Cipriano, mostra uno spaccato d’arte ispirato alla sorella de Il Barone Rampante di Calvino, che accompagnava la sua cucina a sentimenti di rivalsa motivati dalla sua condizione di donna.

Stello Quartarone, data la sua sessantennale carriera, con Antonello Bonanno Conti, entrambi apprezzatissimi artisti messinesi, veterani in mezzo ai giovani, sono stati ospiti particolarmente graditi della manifestazione. Le opere del primo sono state collocate presso Pasta Fresca Rc. La lavorazione della materia, la sua trasformazione, col suo costante e perenne divenire, che da sempre contraddistinguono Quartarone, va in tema con il luogo. Dopodiché, occorre aggiungere la rinascita e la consonanza del materiale utilizzato. Sempre in tema, ma da una prospettiva differente, Antonello Bonanno Conti, presso Alimentari Frassica vede affacciarsi i suoi volti di Pubblincittà, collage di ritagli di giornali tra seriali e omologati volti di cittadini, proprio sui prodotti da pubblicità: un contrasto che sa di resistenza. Ma neanche “Federico II”, collezione da cui provengono le opere, riesce a districarsi dal ruolo di soggetto immagine destinato ad un marchio commerciale.

Elisa Caputo da Free Time offre nuovi effetti da “geografie” tutte da esplorare: partendo dall’interno del corpo umano associa foto al microscopio ad elementi paesaggistici. Lo scopo: connettere il visibile all’invisibile e il macroscopico al microscopico. Ovvero, il reale all’immaginario. Il tutto, con forme ed effetti cromatici che attraggono l’osservatore.

Le foto di Mirko Santamaria, dal barbiere Pippo Genua, descrivono sagome con movimenti netti che avvicendano il bianco e il nero a rappresentare il contrasto interiore, l’umore e la condizione umana. Apprezzabile la tecnica, con un lieve spessore del bianco che rende le opere tattili e raffinate.

Chiude la mostra diffusa, la foto di Antonio Vezzari al circolo Ariafrisca. Il fotografo proietta in terra la sua sagoma, disegnando un’ombra che contrasta come “negativo di un autoritratto”, che egli descrive come “presenza assenza dell’essere umano che si fonde visceralmente con la terra”. Il messaggio: solidarietà alla resistenza palestinese con il rifiuto dell’orrore che si sta perpetrando alla luce del sole “di cui a noi sta arrivando la sua effimera ombra”.

13 Aprile 2024

Autore:

redazione


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