PERCHE’ NON ANDRO’ A VOTARE PER LA “SINISTRA” DI FAVA & C. LO SPIEGA ANTONIO MAZZEO
Antonio, certamente rappresenta un’area di sinistra, non solo ideologicamente, ma per impegno e coerenza, che diventa punto di riferimento e di confronto.
Il suo pensiero è chiaro ed è argomentato.
Un punto di partenza anche per comprendere dinamiche e progetti futuri.
Avevo deciso di evitare qualsivoglia commento velenoso sullo squallido teatrino elettoralista di certa “sinistra” siciliana.
Tanto ero giù fermamente deciso a non votare.
Ma dato che Claudio ha ritenuto opportuno aprire la sua corsa (al nulla) proprio a Messina e in compagnia di un (ex) presidente del consiglio Nato-guerrafondaio, sento il dovere di dire a lui e a chi lo sostiene che siamo ancora tanti (pure a Messina) che sentono ancora la lacerazione sulla propria pelle e nell’anima della “guerra umanitaria” che il signor D’Alema scatenò con Clinton e la Nato in quella maledetta primavera del 1999.
Quella guerra la vissi in prima persona in Albania e Kosovo e purtroppo per Fava & C. non la potrò mai cancellare dai miei incubi. Anche e soprattutto per questo, la “sinistra” ultramoderata, opportunista, filoatlantica e militarista non è mai stata nè sarà mai la mia “sinistra”.
Candidarsi alla guida della Sicilia, portaerei di guerra e laboratorio delle politiche di guerra alle migrazioni, comporta avere il coraggio di dire no al modello rafforzatosi anche grazie a quella “sinistra” e ai suoi storici legami con la borghesia clientelare e mafiosa.
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