Ne parla l’assessore al turismo di Brolo, alla fine della settima edizione del festival jazz che ha posto Brolo ai vertici nell’offerta regionale dei festival jazz.
“Abbiamo avuto delle buone sensazioni già alla vigilia, quando abbiamo visto il programma degli artisti che ne avrebbero fatto parte. Una sensazione che è diventata realtà sera dopo sera e che ci porta a guardare avanti. Pensiamo che la strada intrapresa sia quella giusta e vogliamo riproporre, già ci stiamo lavorando, un festival di grande importanza a Brolo nel 2025, ottenendo una risposta di pubblico e media sicuramente positiva. I risultati di questi anni, l’entusiasmo, la partecipazione sono stati davvero sorprendenti.”
Continuando, Ricciardello afferma: “In quattro serate si è condensata una microstoria del jazz, con pochi, intensissimi concerti, che hanno presentato il nuovo e il vecchio volto del jazz italiano. Inoltre, il debutto nazionale dello spettacolo scritto da Marina Romeo, con un immenso Andrea Tidona, sulla storia del jazz siciliano è stato un momento di crescita e conoscenza culturale di grande spessore.”
“I complimenti al nostro festival vanno anche a chi l’ha organizzato sotto il profilo tecnico, a Sergio Camuti e il suo staff prendensosi carico di responsabilità non solo operative, a chi ha operato per la sua promozione e visibilità, e parlo di Massimo Scaffidi, a Nino Capizzi che ha immortalato nei suoi scatti i momenti più belli vissuti a Brolo, ai colleghi di giunta, presenti a ogni evento, al sindaco Laccoto che mi ha sostenuto. Un grande ringraziamento va anche a Elvira Amata, amica e onorevole, che credendo nell’evento ha voluto patrocinarlo direttamente con i fondi dell’assessorato regionale al turismo, perché è giusto dirlo, questo festival non è costato, grazie al finanziamento, non è gravato neanche un soldo sul bilancio comunale
“Brolo Jazz 2024 era un’edizione ancora più ambiziosa, ma abbiamo vinto nuovamente la scommessa e, credo, abbiamo dimostrato la volontà di allargare il programma che ci eravamo prefissati. La storia, l’attualità e il futuro di questa musica sono stati rappresentati e ho ricevuto sinceri, entusiastici complimenti da tanti. L’anno prossimo riprenderemo la formula itinerante mattutina del Festival, e pensiamo anche a una mostra fotografica che ricordi le precedenti edizioni e la proiezione di film sul jazz sulla spiaggia, per allargare spazi e contenuti.”
“Un ottimo riscontro il Festival lo segna nell’ospitalità. Ringrazio le strutture e i B&B che hanno ospitato i gruppi. Omaggi, coccole e attenzioni ricevute dagli artisti sono un messaggio che circola all’esterno e che diventa un richiamo per il turismo locale. Anche questo è Jazz.”
“L’obiettivo per il futuro è quello di consolidarci ulteriormente, far crescere il profilo del festival, ampliare il programma a proposte europee, creare nuovi appuntamenti nella sezione della divulgazione, aumentare le opportunità di coproduzione con altri grandi festival, creare in collaborazione una vetrina del meglio del nuovo jazz italiano. Ma soprattutto, riavere Anita Vitale a condurre questo Festival in maniera diretta e operativa. I sogni spesso diventano realtà, basta crederci.”
“Vorremmo fare tantissimo altro. Abbiamo appena cominciato.”