SANREMO 24 – Daspo ai cantanti che sul palco di Sanremo parlano di politica… siamo alla frutta
Attualita, Fotonotizie, In evidenza, News

SANREMO 24 – Daspo ai cantanti che sul palco di Sanremo parlano di politica… siamo alla frutta

di Italo Zeus

 

musica e polemiche…

Da Wikipedia: “polemica deriva da una parola greca che significa “attinente  alla guerra” e designa quindi una sorta di guerra contro un avversario detto bersaglio e può indicare un atteggiamento reciproco o unilaterale. in passato, la polemica era studiata addirittura all’università”

Libertà di espressione:: “ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.

Ovvio, Wikipedia non è la Treccani, ma non credo si discosti tanto da queste parole. Io l’ho usata per abbreviare il discorso, che sarebbe molto lungo e per avere una fonte esterna rispetto a quello che avrei detto con le mie parole.

Ieri sono andato al cinema a vedere “Past Lives” per continuare il percorso di recensioni che sto facendo per arrivare alla consegna degli oscar con un’idea dei film candidati, ma la strada era bloccata da una manifestazione pro-Palestita. Aprivano il corteo una ventina di bambini che tenevano insieme per mano la bandiera della Palestina. Mi sono detto: “andiamo”.  c’erano così tanti poliziotti, auto, furgoni, che sembrava ci fosse una rivolta stile 1968. Invece per nulla. Mi avvio, ma incontro un signore anziano, stile hipster, con kefiah e un cartello con su scritto “fuck Israele”, mi sono fermato.

Ma davvero siamo a questo livello?

Non ho continuato il corteo e ho preferito guardare la bellissima e per nulla sdolcinata storia d’amore raccontata in “Past Lives”. il giorno dopo, sui social, mai in tv o sui giornali “manganellate alla manifestazione di Torino”

Avrete sicuramente capito dove voglio arrivare: Ghali e Dargent D’amico.

Di solito finito il festival non voglio sentirne parlare neanche di striscio, e ascolto solo quelle due, tre canzoni che mi sono davvero piaciute.

Dai social però non si sfugge, meno che mai dai personaggi che seguo. Sarà l’età non lo so, ma sono in un momento della mia vita che ho si delle idee di cui sono convinto, ma che mi piace sentire il contraddittorio, chi non la pensa come me, (seguo anche Salvini e la Meloni come Schlein, e Conte), di una cosa ormai sono certo, la verità non sta mai da una parte sola, mai, vedi l’Ucraina che in questi due anni abbiamo santificato contro il dittatore Putin, per poi scoprire che Zelensky ha messo al bando 11 partiti dell’opposizione e che ha dentro il suo esercito decine di squadre neonaziste. E il nord stream? chi l’ha colpito?

E si proprio l’esercito ucraino. Per carità lungi da me difendere il dittatore Putin, ma come ho detto i cattivi non sono mai da una parte sola così come le vittime.  E ha proposito di Sanremo: vi ricordate l’anno scorso? Praticamente il giallo-blu era ovunque, la lettera di Zelensky, i proclami, quest’anno niente di niente, e non mi pare sia cambiato qualcosa se non distruzione e morti.

Sanremo è un palco importantissimo, specie quest’anno che ad un certo punto ha fatto il 75% di odiens, roba da televisione con un solo canale.

Ma secondo quale criterio un cantante non può dire quello che pensa su un palco importante? Cosa ha detto Ghali di così grave, “stop al genocidio”? Ci attacchiamo alla parola genocidio come se fosse una questione di numeri? Nella striscia di Gaza ci sono 2.500.000 persone su un territorio pari ad un pezzetto della Valle d’Aosta dovremmo quindi aspettare che li facciano fuori tutti per poter parlare di genocidio? In un passato recente abbiamo aspettato e anche tanto, fino a quando gli ebrei morti sono stati 6.000.000, e gli Stati uniti sempre pronti ad esportare democrazia e ad erigersi come salvatori del mondo ce ne hanno messo di tempo per intervenire, per poi farlo con la bomba atomica, dopo Pearl Harbor ovviamente.  Secondo me a Sanremo è stata molto più violenta la Mannino in conferenza stampa quando ha detto che siamo una colonia americana, che siamo zerbini, altro che le scarpe del simpaticissimo Jhon Travolta.

Dargent D’amico è stato più generico e ha parlato di stop ai bombardamenti, quali? Quelli in Ucraina o in Russia o in Palestina o in Israele? Ma è anche incredibile poi l’accanimento contro Mara Venier, lei non è proprio in grado di tenere botta all’ingerenza del governo, non è Santoro quando si è sbranato in diretta l’allora presidente della rai Masi.

Sanremo è di tutti, e di sicuro ci saranno persone che non la penseranno come Ghali o come Dargent d’amico, ma secondo la libertà di espressione potevano benissimo esserci artisti che avrebbero potuto sostenere la posizione contraria. E a quel punto il comunicato sarebbe arrivato secondo voi? Secondo me no.

Il governo ha in mano 6 televisioni e numerosi giornali dove ogni giorno portano con insistenza le loro idee, e io, per esempio devo attaccarmi al “fatto quotidiano” o a “report” o ai social, perchè i social non sono controllabili, certo si bannano video come fosse niente, ma ne escono subito altri. Quindi è evidente che io sia comunista e che il governo sia fascista. Ma davvero c’è ancora qualcuno che crede a queste cazzate ideologiche? Io non sono comunista e il governo non è fascista. Punto. le azioni poi sono un’altra cosa ma chi sta ancora dietro ai cretini col saluto romano o dietro agli hipster col cartello “fuck israele”?

Mi sembrano cose totalmente fuori dal tempo e incapacità di osservare la realtà.

E’ dai tempi di Aristofane, antica Grecia, che il teatro o l’arte in genere, attacca governo e posizioni politiche e non sto qui a fare il pippotto storico perchè potremmo attraversare tutta la storia per renderci conto che è sempre stato così.

Per tornare a Sanremo vorrei citare altre due cose: il ritiro di Sangiovanni afflitto da depressione e Big Mama e le sue grosse chiappe che sculettano.

Ho letto: “Sangiovanni dovrebbe andare a lavorare vedi come gli passa la depressione” cito così come mi viene, Amy Winehouse, Janice Joplin, Marilyn Monroe, Jimmy Hendrix, Kurt Cobain, Virginia Woolf, Van Gogh, Elvis, eccetera, eccetera, eccetra.

Altro che Sangiovanni.

A Big Mama hanno scritto: “vedere l’orrore del culo di Big Mama in primo piano, volgare, intollerabile” meglio i sai delle cantanti gospel no? O il dimagrimento vorticoso di Adele. Ma abbiamo una pallida idea di cosa sono i problemi mentali e di quante ragazze e ragazzi soffrono di disturbi alimentari e che per assomigliare alle “radiografie” sempre incazzate che sfilano per le grandi passerelle di tutto il mondo si autodistruggono?

libertà di espressione, sia per chi insulta Sangiovanni e Big Mama sia per chi li difende.

Anche io ho una storia con Sanremo ed ho subito ostracismi bigotti che oggi fanno ridere, ma al tempo fecero male, danni, misero all’angolo, ma di cui oggi, come ieri c’è da essere fieri.

Chi sono io, direte a questo punto per pontificare?

Ovviamente nessuno, porto solo la mia visione, ma dal punto di vista storico, ma soprattutto di cinema e di musica credo di avere gli strumenti per poterlo fare.

La conclusione di tutto questo è “Daspo ai cantanti che sul palco di Sanremo parlano di politica”…signori ma ci rendiamo conto? Ma stiamo tranquilli, ci hanno provato per secoli e non ci sono riusciti, figuriamoci sul palco di Sanremo.

Si prevedono lunghe proteste.

chi è Italo Zeus:

Lui dice di se: Mi considero una persona appassionata, dinamica, creativa, attenta e precisa sul lavoro. Il cinema e la televisione, il teatro, la sceneggiatura, la musica e l’insegnamento nelle scuole costellano la mia storia lavorativa da circa 25 anni.
da leggere
italo_nadia_sanremo1
22 Febbraio 2024

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist