Dopo le dichiarazioni di Nino Musca, Enzo Caputo – giornalista – disegna scenari politici e traccia una sua analisi….
Tutti insieme per la crescita del nostro paese.
Questo in sintesi il messaggio del professore Nino Musca che in un documento ha comunicato la propria disponibilità a correre alla poltrona di primo cittadino.
“Sono pronto – scrive – a collaborare con tutti quanti vorranno partecipare –cittadini, forze sociali, politiche ed economiche – condividendo con loro la responsabilità della guida della nostra comunità, catalizzandone le energie detonate da quel “manipolo” di Giovani sinagresi che ci hanno consapevolmente “messo la faccia” e che vanno tutelati per amplificare l’eco, che già oggi, va anche oltre i confini del nostro Comune, dell’esempio della loro libera azione.”
Più che un comunicato, quello di Musca, è un invito alla “pace” politica sociale, quel comitato di “Salute civica” oggi forse l’unico in grado di cancellare vecchie e nuove divisioni.
Le quattro liste delle scorse amministrative sono state deleterie per il paese fosse solo per il fatto di avere permesso ad un’esigua percentuale, di gran lunga inferiore al 30%, di governare il paese.
(Ma la cosa non sarebbe cambiata neanche in presenza di altre vittorie).
Non c’erano stati allora numeri schiaccianti ne poteva no esserci data la geografia elettoralistica sinagrese basata su pesi e contrappesi spesso legati alle famiglie.
La discesa in campo del professore era stata preceduta da un documento voluto da una trentina di giovani di un po’ tutti gli orientamenti politici. Parole garbate, invito ad unirsi, amore per il paese, stima per Musca.
Uno scritto pure troppo morbido che a volerci trovare il pelo nell’uovo non sarebbe bastato il microscopio. Valutazioni sociali e politiche, voglia di esserci invito all’unione.
Eppure era scoppiato come una granata proprio per la trasversalità che lo aveva originato.
Musca strizza l’occhio anche a quanti, navigati dalla politica, possono mettere al servizio del paese esperienza sul campo a battaglie coraggiose spesso combattute a forze impari.
L’idea di una terza lista non è però tramontata anche se gran parte dell’elettorato è per l’unione e la fusione di tutte le forze che si oppongono all’amministrazione uscente che potrebbe riproporsi magari con gli aggiustamenti del caso.
Sembra però che qualche mal di pancia a causa dell’uscita dei giovani, che “tanto avrebbero osato” ci sia stato. Certo radio fante riporta le reazioni più disparate, quanto vere però non è dato sapere. Dalla reprimenda spicciola allo spauracchio della calunnia, insomma un pizzico di veleno non guasta certo in una campagna elettorale che si presenta più che combattuta calda.
Chi invece ha fatto un passo indietro è Enzo Franchina che sulla sua pagina Facebook scrive di volere persone nuove “lontane dalle logiche del voto/favore dei vecchi schemi che ci hanno portato allo sfascio più totale e che non hanno nessun futuro soprattutto per i giovani… se questo non sarà possibile … non sarò io ad alimentare ulteriori divisioni che non giovano a nessuno.. spero solo che la prossima amministrazione si impegni a valorizzare un paese in cui credo.”
Intanto le consultazioni fervono anche se sottotraccia e per dirla alla Branduardi :“A piedi nudi ballano i santi”.
Enzo Caputo
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