Antonio Magistro commenta e racconta così, senza remore nè ripensamenti, cosa è successo lunedì, giorno in cui aveva annunciato che per protesta avrebbe aperto il suo ristorante alla Marina di Orlando, nonostante i divieti di servire ai tavoli. Lui da il senso della protesta che ha voluto attuare.
Il post è di martedì (ieri), mentre la Sicilia resta zona arancione
“Nella giornata di ieri abbiamo ricevuto delle ripetute quanto gradite visite da parte della Polizia Municipale, accorsa celermente presso il nostro locale dopo che nei giorni scorsi avevamo annunciato di voler procedere con il servizio ai tavoli nonostante le misure restrittive previste dalla zona arancione”.
A scrivere è Antonio Magistro, il titolare di Pepe Rosa che continuando aggiunge “Presso il Porto di Capo d’Orlando Marina, adesso “bandiera blu”, abbiamo ospitato anche i Carabinieri, molto cordiali e cortesi nella loro ispezione. Una puntualità nei controlli davvero encomiabile.”
E sarcasticamente sottolinea: “Fossero stati tutti così solerti, probabilmente in Italia non si sarebbe assistito a veri assembramenti rischiosi. Certo, dopo la chiusura di bar e ristoranti la situazione è considerevolmente migliorata, quindi va bene così. O forse no?”
Poi passa alle considerazioni dal sapore amaro.
“C’è anche da dire che in altre parti della penisola le azioni di protesta sono state collettive. Qui non siamo evidentemente stati bravi ad organizzarci a dovere. Forse ci siamo mossi tardi, ma col senno di poi è semplice analizzare eventuali errori sulle tempistiche. Ci preme sottolineare, però, che nessuno ha fatto qualcosa al riguardo in precedenza”.
Ed il suo sfogo si vela di rabbia non sopita.
Ed il suo sfogo si vela di rabbia non sopita.
“Se abbiamo preso questa decisione forte è perché siamo davvero stanchi di tutto questo. Si tratta di uno sporco lavoro, ma qualcuno doveva pur farlo”.
Quindi Antonio Magistro conclude: ” Ringraziamo comunque le Forze dell’Ordine per la prontezza con cui hanno svolto i corretti controlli per il rispetto delle norme anti-diffusione del Covid, auspicando che la stessa abnegazione venga applicata in ogni circostanza. Ma un grazie enorme va soprattutto alla nostra clientela, a chi è passato dal locale e a chi ha telefonato per prenotare per pranzo o cena. Siete voi che ci fate andare avanti, la vostra soddisfazione e la vostra tutela sono per noi la priorità”.
E poi amabilmente come suo solito, con ironia, chiude: “Vi aspettiamo, ricordando che l’asporto è sempre consentito”.
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