Il noto chef sardo Andrea Pilo continua a far parlare di se e questa volta lo fa con la sua nuova creazione e cioè la “Tartare di Sicilia”.
Una tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo in provincia di Trapani, marinato agli agrumi siciliani con nuvoletta di pistacchio di Bronte, oggi cucinato presso il SuitResort in Costa Smeralda (Sardegna), ove il noto chef Andrea Pilo svolge la sua attività professionale et artistica.
Andrea Pilo, 29 anni di Sassari, 1.80 x 72 kg, castano chiaro, un vero modello, precedentemente è stato definito il cuoco che faceva impazzire le donne e anche gli uomini per via della sua raffinata cucina. Andrea è appassionato di pesca e palestra, considera la cucina una grande terapia finalizzata a risolvere il problema della devianza giovanile e della disoccupazione che ammorba la nostra penisola. La sua passione per la cucina nasce sin da piccolo, in Costa Smeralda, ove ha conosciuto il famoso chef Giovanni Mura, che gli ha svelato i sacri misteri dell’arte culinaria.
A 16 anni si trasferisce a Milano, dove lavora con la Boscolo Hotel; nel 2016 è la volta di Cannes, alla Carrè door, in occasione dei 22 giorni del Festival del Cinema, dove lavora per il ristorante “Luci sera gourmet”; poi è la volta della Francia, ove lavora ancora una volta per la catena Boscolo Hotel di Nizza; poi si trasferisce in Austria a Graz, dove lavora per “I 5 gusti” e infine fa ritorno nella sua terra di origine (la Sardegna), dove si ricolloca nella sua incantevole Costa Smeralda, lavorando per i ristoranti: “Da Gomita” a Costa Paradiso, “Il pepe bianco” di Olbia e alla “Vera Napoli”, sull’isola della Maddalena (oltre ai tanti locali per i quali collabora attivamente come consulente della cucina gourmet).
Andrea Pilo, innamorato dei sapori genuini della ridente Sicilia, ci svela la ricetta della sua nuova creazione: “Tartare di Sicilia”. Si prende il gambero rosso, lo si pulisce, lo si mette a marinare negli agrumi siciliani e nello specifico nel succo di limone e di arancia. Dopo averlo lasciato nel succo d’agrumi per 1 ora e mezza, si prendono i pistacchi di Bronte tostati e si mettono nel mortaio, con l’aggiunta di olio extra vergine d’oliva, basilico, pepe nero e un pizzico di sale e ci si mette a pigiare il tutto ottenendo così il composto che si adagerà affianco al gambero rosso (come in foto).
Salvatore Bucolo