Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone l’intervista a Mattia Romio, aka Matthew Sax…
Buongiorno Mattia! Vorrei domandarti subito quando, con quale intenzione/progettualità e soprattutto mosso da quale motore interiore ti sei addentrato nel mondo della musica – tant’è che ad oggi sei un dj, producer, sassofonista e live performer. “Buongiorno Giulia! La mia passione per la musica nasce all’età di sei anni, quando mio padre mi iscrisse per la prima volta a un corso di pianoforte. Crescendo e frequentando i primi Club, iniziai a interessarmi sempre di più al mondo della musica elettronica – in particolare all’House. Studiando in un’Accademia di Produzione, ho potuto affinare le mie tecniche… ho cominciato, così, a produrre i miei primi dischi”.
Da piccolo di cosa, forse, immaginavi d’occuparti una volta divenuto adulto e che bambino sei stato? Inoltre quale colore e quale canzone assoceresti ai periodi più significativi della tua vita sinora? “Sono sempre stato affascinato dai grandi concerti e dal fatto di riuscire a essere, fin da bambino (grazie alla mia vivacità), al centro dell’attenzione. Assocerei, a uno dei periodi più bui che ho attraversato – come immagino un po’ tutti ci siamo ritrovati a dover affrontare, a seguito del Coronavirus – il verde, colore della speranza. Esso mi ha aiutato a superare le difficoltà dovute alla chiusura dei locali e, quindi, alla mancanza di date. Ho trovato comunque, allora, la forza per studiare più approfonditamente il sax (potenziando la mia tecnica). Quale canzone dico la mia “Shined On Me”, uno dei miei primi pezzi col sassofono… che ha ricevuto supporti internazionali e ha raggiunto ottimi piazzamenti”.
In un’ideale scala da 0 a 10, quant’è importante oggi l’aspetto esteriore e soprattutto com’è possibile capire e riuscire a far emergere la personalità del singolo attraverso un’esteriorità che sia fedele “bigliettino da visita” di ciò che si è interiormente? “Purtroppo, noto che l’aspetto esteriore vale 9/10… ciò mi dispiace perché, nella società attuale, è quasi più importante l’apparenza che il contenuto – evidenza, la tale, che sinceramente non approvo molto. Trovo che, invece, il miglior modo per far emergere la propria personalità sia semplicemente essere se stessi”.
Quando osservi, leggi, ascolti una persona cosa ti colpisce positivamente e più di qualsiasi altro aspetto? “Uno degli aspetti che più mi affascina, quando ascolto o quando guardo qualcuno, è la capacità di sapersi rapportare alle altre persone e di trasmettere emozioni. Ci sono diversi artisti in campo musicale con i quali mi piacerebbe collaborare e che mi sento di dire che siano eccezionali nel condividere le emozioni appunto”.
Come lo vedi l’ngraziarsi il favore del pubblico, andando incontro e rispondendo alle richieste di mercato? “Per riuscire a stare al passo con i tempi, oggi si è costretti a mantenersi in un stato di continuo divenire. Il cambiamento è necessario al fine di adattarsi al mercato. Trovo giusto essere aperti ai mutamenti, ma senza perdere mai di vista il proprio stile e senza calpestare la propria dignità”.
Cosa ti viene in mente se ti dico “successo”? “Mi viene in mente l’essere apprezzati, il vivere la propria vita senza rimpianti, l’alzarsi ogni giorno con il sorriso: tutto questo è un enorme successo!”.
Qual è la peculiarità grazie a cui – supponi – hai guadagnato la stima e il seguito di parecchie persone? “Sono sempre stato disponibile nel dare consigli, aperto al dialogo e ad aiutare chi si avvicinava a me professionalmente… credo che sia questione di Karma il mio essere ben voluto dalla gente già al primo impatto”.
I ricordi, la pianificazione e la progettualità, la sperimentazione e l’osare, l’istinto e la ragione quanto sono fondamentali o meno nel tuo percorso di vita quotidiano, musicale? “Sono, questi da te citati, tutti aspetti importantissimi… e, anzi, sono proprio gli elementi che determinano il successo di un disco o meno. È doveroso saper pianificare la più adatta promozione, saper osare e inviare il proprio lavoro alle etichette maggiormente riconosciute (prendendosi, a volte, pure qualche porta in faccia), saper sperimentare e cioè non fare necessariamente uscire sempre il tipo di disco che si aspetta il cliente. Non abbandonare un certo raziocinio è poi, anch’esso, un fattore determinante”.
Benché io non voglia indurti ad alcuna categorizzazione riduttiva e ingabbiante, dal tuo punto di vista, cos’è l’Amore (l’amor proprio, per altre persone e animali, per situazioni, luoghi, attività, ideali etc.)? Sei, inoltre, del parere che “Chi si somiglia si piglia (e si tiene)” oppure che “Gli opposti si attraggono (e non si lasciano)” persino artisticamente parlando, nel lavoro e nelle relazioni amicali? “Io sono del parere che gli opposti si attraggano, basti pensare che spesso un produttore musicale viene ispirato da altri generi rispetto al proprio di appartenenza e altresì da artisti completamente differenti dai propri colleghi… in modo tale da dare un tocco diverso, dal solito e rispetto al routinario ideare, ai propri dischi”.
Senza tuttavia voler generalizzare, a tuo avviso, quanto incide nelle personali scelte – per larga parte della gente e per te – il timore del giudizio altrui e la posizione lavorativa, geografica, temporale, famigliare che si ricopre nello scegliere come apparire e come invece non mostrarsi reprimendo così il piacere dell’assecondare il gusto personale e se stessi? “Generalmente non mi faccio intimidire dai giudizi altrui, bensì mi lascio conquistare dai consigli di persone che hanno più esperienza e più competenza di me. Ogni giudizio, se dato in modo e con fine costruttivo, va apprezzato. La posizione lavorativa e geografica talvolta incideva molto persino su di me fino a qualche tempo fa ma ora, con Internet, ognuno di noi ha un bagaglio virtuale pronto a essere presentato in tutto il mondo”.
Qual è il tuo pensiero a proposito dei talent e dei social [clicca qui https://instagram.com/matthewsaxofficial?igshid=YmMyMTA2M2Y= per accedere al profilo Instagram di Mattia Romio] e con quale finalità ti approcci e utilizzi i secondi? “I social danno modo di avere un proprio biglietto da visita, inviabile a chiunque e in tutto il mondo, sempre a portata di mano. Io, personalmente, credo che sia un’ottima cosa utilizzare i vari social e mantenerli sempre al meglio… professionalmente parlando”.
Infine, prima di salutarci, vuoi anticiparci quali sono i tuoi prossimi progetti e magari rivelarci pure qualche chicca in anteprima? “Ho in cantiere tanti progetti… il 25 novembre è uscito un mio disco su Zero Cool e anticipo che il prossimo verrà pubblicato il 18 dicembre su Blanco y Negro Music… entrambe le uscite costituiscono, per me, una grossa soddisfazione dato che le etichette in questione sono due marchi internazionali molto conosciuti nel mercato musicale”.