Il dottor Ciro Gallo ha partecipato a “Milano incontra la Poesia”
Domenica scorsa a Milano era di scena la Sicilia, anzi più precisamente i Nebrodi con protagoniste Acquedolci e San Fratello. Il dottor Ciro Gallo ha partecipato a “Milano incontra la Poesia”, iniziativa del Comune meneghino che si svolge a Palazzo Marino, sede del Municipio nella centralissima Piazza della Scala. Nella sala consiliare, l’incontro aveva il titolo: “Scrivo versi, non sono poeta”. Il titolo è preso a prestito da un suo componimento che recita:
“Io scrivo versi / non faccio il poeta. / Non immagini
oscure / per descrivere l’oscuro di me. / Chiare e
infantili parole, / non metafore che / nascondono
l’inconscio / che pretendiamo cantare. / Io scrivo versi
dell’animo / non faccio il poeta”.
A presentarlo l’ex consigliere comunale, Pino Landonio, in una sala piena di pubblico interessato e colto.
Dopo la lettura della poesia, Landonio ha commentato: “Così si esprime, provocatoriamente, Ciro Gallo, medico ora in pensione, e poeta, nonostante le sue intenzioni. Inedito, peraltro, perché non alla ricerca di conferme o di consenso. Medice cura te ipsum, nel suo caso, significa Poeta scrivi per te stesso. Non senza ritrosia, o forse solo per amicizia, Ciro Gallo ha accettato di presentare alcuni suoi versi (pochi rispetto alla sua sconfinata produzione, che è possibile consultare al sito: https://www.altrapolis.com/); versi che tracciano un percorso attraverso la sua esistenza: la sicilianità, e i ricordi della sua terra, l’arrivo a Milano e il pieno calarsi in questa realtà, la politica e l’impegno civile, gli amori. Il tutto accompagnato da un conversare ricco, talora ironico, comunque stimolante, che amplifica e sottolinea l’eco dei suoi versi”.
Siciliano, originario di San Fratello, paese gallo-italico, Ciro Gallo è nato a Sant’Agata di Militello il 3 marzo 1949. Ha frequentato le scuole medie all’Istituto Sacro Cuore Don Bosco a Sant’Agata. Ha superato gli esami della maturità scientifica nel 1968 nello stesso paese. Nei suoi versi, il dottor Gallo esprime il suo attaccamento al paese dei suoi avi, San Fratello, scrivendo anche in lingua gallico-italica e in vernacolo siciliano.
Nell’anno accademico 1968/69 si è trasferito a Milano per studiare Ingegneria Nucleare. L’anno successivo lascia e si iscrive a Medicina. Due anni dopo abbandona per iscriversi a Filosofia, ma poco dopo
ritorna a Medicina. Si laurea nel 1977. Si specializza in Malattie dell’apparato digerente, Radiologia e Medicina Interna. Nel 1987 per 14 mesi è Research Fellow presso il WHG dell’Università di Edimburgo, in comando dall’Ospedale di Niguarda, dove ha lavorato per oltre 30 anni, come assistente radiologo prima, poi come Internista, fino a essere responsabile di una struttura semplice.
Continua a studiare Medicina e Filosofia. Scrive da sempre poesie (e non solo) che non ha mai pubblicato.
Si proclama tifoso dell’Inter (e del Palermo): un cuore rosanerazzurro.
In un clima di affabilità e riflessioni sulle sorti del mondo e dell’umanità, la mattinata culturale si è trascorsa tra letture e interpretazioni e scambi di punti di vista sul valore della parola in un mondo che corre alla velocità della luce.
L’organizzatore dell’evento, Pino Landonio, già Consigliere Comunale a Milano dal 2006 al 2011; dal 2012 organizza “Area P” a Palazzo Marino: incontri mensili di poesia con grandi poeti, attori, editori.