Lucia Cammalleri in un’ azione cittadina e la proiezione del docufilm “L’Abbraccio” di Davide Lorenzano nell’ultimo giorno del festival
Collegamenti Festival 2020 si appresta a vivere il suo ultimo giorno di attività a chiusura di una manifestazione nel segno della legalità, della memoria e dell’inclusività. Incontri e spettacoli ricchi di suggestione hanno animato il Centro Culturale S.Domenico ed il Teatro Sociale già a partire da lunedì 21.
Oggi, 25 settembre, a partire dalle 19.00, avrà luogo l’azione cittadina diretta da Lucia Cammalleri, “Dance me to the end of world”. Un percorso di pratica del movimento, dell’improvvisazione fisica e del lavoro di ensemble, rivolto a corsisti dai 15 anni in su, che si è già sviluppato in una serie di azioni nelle diverse aree urbane del centro città per culminare stasera in un esito performativo in Piazza Dante, di fronte al Centro Culturale San Domenico, epicentro della manifestazione. Un Festival che la direzione artistica di Simone Luglio ha reso inteso, spaziando dal teatro di prosa, dal circo contemporaneo ai docufilm e agli incontri e – come ha sottolineato lo stesso Luglio – “inserendo elementi nuovi come i workshop e le azioni cittadine che coinvolgeranno il territorio e i suoi abitanti”.
Alle 20.30, al Teatro Sociale, la proiezione de “L’Abbraccio. Storia di Antonino e Stefano Saetta” (Bridge Film) di Davide Lorenzano, con la voce di Gaetano Aronica, la fotografia di Daniele Ciprì. “Li hanno uccisi loro, ma li abbiamo dimenticati noi. – si legge nelle note al film documentario – Antonino, condannato a morte perché impassibile a infami compromessi e Stefano, martire inconsapevole di una realtà spregevole che non risparmia nessuno. Così la mafia uccise, per la prima volta, un magistrato giudicante, il più accreditato a presiedere l’appello del famoso Maxiprocesso, e, per la prima volta, insieme a un figlio. Lo stesso che fu ritrovato con il corpo del padre riverso sul suo. Forse, l’ultimo ed estremo tentativo di Antonino di salvargli la vita. Nell’ultimo drammatico abbraccio”.
Accolto lo scorso 29 agosto dalla recente 50° edizione del Giffoni Film Festival, “L’Abbraccio” sarà presentato questa sera al pubblico. Al termine della proiezione, il Maestro Bruno Bavota, che ha firmato le musiche, eseguirà al pianoforte la colonna sonora. Si terrà, inoltre, un incontro che si preannuncia estremamente commovente: “Eredità, speranza, gambe delle idee che restano” moderato da Fabio Marchese Ragona. Interverranno Matteo Frasca, Presidente della Corte d’Appello di Palermo e Giovanni Muratore, nipote di Antonino e Stefano Saetta. Il Festival si chiude proprio nel giorno dell’anniversario di morte del giudice Saetta e di suo figlio Stefano. “Aveva solo 2 mesi, Giovanni, quando suo nonno Antonino e suo zio Stefano gli furono strappati per sempre. – spiega Davide Lorenzano – Fu dopo il suo battesimo, infatti, che un commando di Cosa nostra scagliò una gragnola di piombo contro l’auto su cui viaggiavano Antonino Saetta e il figlio Stefano, la notte del 25 settembre 1988, sul collegamento 640. Esattamente trentadue anni dopo, il nipote di Antonino Saetta dialoga con chi riveste, oggi, il ruolo che appartenne al primo giudicante assassinato dalla mafia. Così, le domande di Giovanni, potranno ora ottenere risposta, dal Presidente della Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca”.
Il Festival saluterà il pubblico con “Chiacchiere, idee, letture” a partire dalle 23.00 presso il Centro Culturale. Il programma completo del Festival è reperibile sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e sul sito web knkteatro.it . L’ingresso a tutte le attività del festival e agli spettacoli è gratuito, con prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti. Saranno osservate le disposizioni emanate per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19.