Da osservatore privilegiato, ha amministrato Patti per anni e oggi siede sui banchi dell’opposizione, Mauro Aquino sbotta. Lo fa alla sua maniera con un intervento di valore politico, di spessore, ma soprattutto da Cittadino pattese
l’analisi
Mauro Aquino quindi dice la sua sul bailamme insorgente che coinvolge l’ospedale di pattese e che spazia dalla struttura a chi vi opera al centro di “un attacco mediatico senza precedenti”.
Per Aquino non si tratta di difendere l’indifendibile: le responsabilità mediche, se esistono, dovranno essere accertate nelle sedi competenti evidenziando quanto sia giusto che si faccia chiarezza sulla tragedia che ha portato alla morte di una signora che stava trascorrendo qualche giorno di ferie nella nostra zona. Tuttavia Aquino dichiara quanto sia inaccettabile il modo in cui i media nazionali hanno raccontato questi fatti, come se scoprissimo solo ora e solo qui i problemi della sanità italiana.
Aquino non nasconde la realtà, dice quanto sia evidente a tutti che in Sicilia, e non solo, la sanità pubblica sia ben lontana dal fornire ai cittadini servizi che rispondano a standard ottimali. Tuttavia da cittadino pattese, da politico, non si può permettere che si dipinga l’intero sistema come un fallimento. “Ci sono realtà straordinarie, costruite sul sacrificio e sulla dedizione di medici, infermieri, ausiliari e personale amministrativo. Realtà che meritano rispetto e riconoscimento per l’impegno che quotidianamente profondono in condizioni spesso difficili”.
Le responsabilità della politica
Per Aquino non si possono negare le responsabilità della politica. Parla di quelle spartizione di potere e poltrone, di quei giochi di potere che alla fina penalizzano la stessa funzionalità della sanità pubblica. “Su questo, noi cittadini abbiamo il dovere di incalzare i nostri rappresentanti, chiedendo un cambiamento radicale. Dobbiamo pretendere che finalmente il merito venga posto davanti alle convenienze politiche e personali”.
La stoccata sui media
Ma questo clima Mauro Aquino non giustifica in alcun modo l’attacco – che definisce ingiusto e volgare – che sta subendo il “Barone Romeo”.
Un attacco che viene anche dalla stampa: Si parla e si scrive, evidenzia, senza conoscere la realtà e le vere radici dei problemi [anche se è giusto puntualizzare, non sempre è cosi un conto è denigrare un conto e raccontare- ed é questo il ruolo dell informazione ndr].
Per l’avvocato Aquino è ingiusta quella narrazione fatta dai media che per lui non solo è distante dalla realtà, ma risulta dannosa per tutti coloro che, con grande professionalità, operano ogni giorno per garantire la salute dei cittadini.
Che fare?
“Non possiamo restare impassibili davanti a tali insinuazioni”.
Il “Barone Romeo” non è solo un ospedale; è un simbolo di speranza per la comunità di Patti e per tutti i comuni limitrofi. Difenderlo significa proteggere il diritto alla salute di tutti noi. Quindi, giù le mani dal “Barone Romeo”
E potremmo aggiunge: Cui prodest?
La politica ha svolto un ruolo decisivo.
il post integrale
Mi sembra più che evidente che sia in atto un attacco al nostro “Barone Romeo”. Al di là di eventuali responsabilità mediche, che andranno comunque accertate nelle sedi competenti e della tragedia costata purtroppo la vita ad una signora che stava trascorrendo in zona qualche giorno di ferie, trovo volgare, inaccettabile e offensiva la narrazione che dei fatti degli ultimi giorni stanno facendo i media nazionali. Come se scoprissimo solo ora e solo a Patti i casi di malasanità! È innegabile come in Sicilia (ma non solo) la sanità sia ben lungi dal fornire ai cittadini standard ottimali di prestazioni. Ma ci sono anche straordinarie eccezioni costruite sull’impegno e sullo spirito di sacrificio di medici, infermieri, ausiliari, amministrativi. Sono innegabili anche le responsabilità della politica, da sempre impegnata più a spartirsi poltrone e posizioni di potere che alla reale funzionalità della sanità pubblica. Su questo noi cittadini abbiamo il dovere di incalzare i nostri rappresentanti nazionali e regionali a cambiare registro, mettendo finalmente e davvero il merito davanti alle convenienze di bottega. Ma, al netto di tutto ciò, non possiamo assistere impassibili alle insinuazioni e agli insulti di giornalisti che, non conoscendo la realtà e l’origine dei problemi, dipingono il nostro ospedale come un ricettacolo di incompetenti scriteriati! Giù le mani dal “Barone Romeo”!!!