PROTESTE – La norma antifrodi rischia di bloccare i cantieri
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PROTESTE – La norma antifrodi rischia di bloccare i cantieri

Un danno per tutto il sistema casa. Giovedì 27 Gennaio a Roma raduno di protesta

La cessione del credito dei bonus limitata a un solo passaggio equivale a una paralisi dell’edilizia. Lo denunciano costruttori, organizzazione artigiane, ma anche Cinque Stelle, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

Ma il governo non ha dubbi: è una misura necessaria per interrompere la catena di cessioni che negli ultimi mesi hanno dato luogo a molti frodi.

Ma la tesi per gli imprenditori non regge… per questo bastano i controlli

La misura approvata si estende a tutti i crediti d’imposta

Nuovo giro di vite sulle frodi con la cessione dei bonus fiscali. E questa volta la misura introdotta nel decreto Sostegni ter approvato dal Consiglio dei ministri si estende alla cessione di tutti i crediti d’imposta, dal superbonus del 110% a quelli edilizi, dal tax credit affitti a quelli per la sanificazione dei luoghi di lavoro o per l’acquisto di Dpi. Con l’articolo 26 della bozza del testo entrato in Cdm viene infatti bloccata la cessione multipla di questi crediti d’imposta prevedendo, di fatto, una sola cessione da parte dell’impresa agli intermediari finanziari.

E questo vale anche per lo sconto in fattura.

Il quale resta un’opzione per i contribuenti che anziché cedere in toto il loro bonus fiscale possono vedersi ridurre il costo dell’intervento agevolato. Dal quel momento in poi, ossia da quando lo sconto si trasforma in credito d’imposta per l’impresa, scatta il nuovo vincolo di una sola cessione.

Una nuova stretta bocciata a caldo dalle imprese edilizie

L’Ance dice basta ai continui cambi di regole sul superbonus e sui bonus edilizi. «Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi», sottolinea il presidente Buia, «ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato».

Gli imprenditori, si legge, in un post su facebook, nella pagina “ECOBONUS E SISMABONUS 110%” he pubblica la pagina de “Il fatto Quotidiano” che scrive sull’argomento, evidenziano: “Finalmente la nostra voce si è fatta sentire, non sopportiamo più le prepotenze del Governo e degli Istituti finanziari riguardo il trattamento riservatoci. Abbiamo denunciato le recenti disavventure ad un noto e autorevole giornale come il Fatto Quotidiano che ha fatto emergere il grosso problema delle ultime normative e la monetizzazione dei crediti fermi ormai da mesi per un comparto macro-economico come l’edilizia”.
Ora seguirà una manifestazione pacifica a Roma presso la sede centrale di Poste Italiane e Piazza Montecitorio, “perché siamo stanchi di sopportare tutto questo. Un’impresa italiana non può essere vista sempre e solo come un delinquente, ma è ora di vederla come un ramo produttivo onesto, volenteroso che nella maggior parte dei casi genera legami che vanno oltre il semplice lavoro con i propri operai e con i propri collaboratori e fornitori”.
Per chi opera con le agevolazioni previsti dagli interventi sul “Superbonus110%” dopo 15 anni di edilizia stagnante,”finalmente si è tornati ad avere sogni, progetti grazie al Superbonus e non permetteremo di farcelo sottrarre così facilmente”.
Dopo la manifestazione di Giovedì 27 Gennaio a Roma per tanti sarà solo un primo passo,”a cui seguiranno denunce legali ed esposti in Procura verso tutti i responsabili di quello che è successo negli ultimi tempi”
La nota di Confartigianato Marche

E’ l’ennesimo intervento che cambia le regole in corsa modificando criteri e procedure dei bonus edilizi.

Confartigianato Marche da voce  alle migliaia di imprese artigiane edili e dell’impiantistica marchigiane che rischiano di vedere bloccati i cantieri. Cambiano di nuovo le regole del superbonus: la cessione del credito di imposta  si potrà fare solo una volta.

E’ quanto prevede la norma contro le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia introdotta nel Decreto “Sostegni ter”. Le continue modifiche della disciplina, sottolinea Confartigianato Marche, creano incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni. Inoltre, limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti potrebbe determinare un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di “assorbimento” in compensazione dei crediti stessi.

La norma che avrebbe  effetti pesanti  su  tutto il “ sistema casa”,   prevede che il credito di imposta corrispondente a superbonus, bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus e bonus facciate sia ceduto una sola volta e tutti i contratti stipulati violando queste regole saranno considerati nulli.

I fornitori che praticano lo sconto in fattura potranno recuperare lo sconto sotto forma di credito di imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, banche o intermediari finanziari, ma questi ultimi non potranno cederlo a loro volta. Di conseguenza  per le imprese sarà molto difficile cedere i crediti e i clienti che avranno notevole difficoltà nell’avviare i lavori.

 I bonus e gli incentivi nel settore delle costruzioni, in questi ultimi anni, pur in situazioni congiunturali proibitive, hanno dato prova di essere apprezzati e praticati su larga scala  dando  forte impulso al rilancio dell’edilizia e di tutto l’indotto che, nel generale comparto artigiano ha un peso specifico importantissimo sia in termini di fatturato che di occupati,  settore chiave e trainante della nostra economia.

Nelle Marche le imprese artigiane attive nelle costruzioni sono 14.286 con quasi 40.000 addetti. Secondo il report sul super ecobonus del 110% dell’Enea e del Ministero della transizione ecologica, al 31 dicembre  2021, sono 2.291 le asseverazioni/edifici nelle Marche con quasi  431 milioni di euro di investimenti per lavori ammessi a detrazione, con 295 milioni di euro per lavori conclusi ammessi a detrazione.

Non è in questo modo, conclude Anaepa Confartigianato, che si scoraggiano le frodi, l’incertezza delle regole ed i continui cambiamenti penalizzano le famiglie e rischiano di bloccare le imprese serie già impegnate nei lavori di ristrutturazione.

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Autore:

redazione


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